REDAZIONE MASSA CARRARA

Persiani: «Elogio solo alla poesia»

Il sindaco di Massa replica agli attacchi: «In quel monumento non c’è politica»

Il sindaco Francesco Persiani

Il sindaco Francesco Persiani

Massa, 19 marzo 2019 - Il monolite della... discordia, con incisa la poesia “Primavera de Massa” di Ubaldo Bellugi, sarà regolarmente inaugurato giovedì, alle ore 11, in piazza ai Quercioli. E’ quanto in pratica annuncia il sindaco Francesco Persiani in una nota giunta ieri. E’ la prima volta che il sindaco prende parola ufficialmente su un caso che sta infiammando la città. Oggi è in programma un presidio di protesta sotto al Comune, al quale hanno aderito partiti, movimenti, sindacati e associazioni del territorio, tra cui Pd, Rifondazione, Psi, Mdp, Liberi e Uguali, Anpi, Arci, Cgil e Uil.

«VISTE le inesattezze – si legge nel comunicato – che sono state dichiarate, in più occasioni, da parte di coloro che intendono impedire l’apposizione di una stele recante la poesia dialettale “Primavera di Massa”, si precisa quanto segue: nessuna piazza o strada viene intitolata a Bellugi. Non si tratta di un monumento a una persona o figura storica, ma solo un elogio delle poesia dialettale massese.  L’iniziativa privata, patrocinata e supportata da questa amministrazione comunale, non ha costi per l’ente e rappresenta un omaggio alla poesia massese, proprio nel giorno in cui si celebra la Giornata mondiale della poesia, di cui Ubaldo Bellugi è stato a Massa il più importante esponente. Nessun altro messaggio, recondito o meno, è ascrivibile alla celebrazione di giovedì mattina. La stele ha l’esclusivo scopo di dare lustro alla tradizione poetica della nostra città per mezzo di una delle poesie più conosciute andando a tenere viva la nostra tradizione dialettale. In tutto ciò non c’è politica, solamente arte e tradizione».

DAL CANTO suo il promotore dell’iniziativa, Franco Frediani, risponde alla mozione presentata da alcuni consiglieri di opposizione contro l’installazione della stele dedicata alla poesia di Bellugi. «Tra i firmatari – afferma Frediani – sorprendentemente c’è anche Alessandro Volpi. Francamente la cosa mi ha lasciato stupito per un verso e amareggiato e deluso dall’altro. Volpi disconosce quanto deliberò come sindaco. Nell’atto di giunta del 12 febbraio 2015, Volpi, ma anche Uilian Berti e Gabriele Carioli firmatari, nel costituire il comitato scientifico per la pubblicazione delle opere di Bellugi, pur giustamente ribadendo la ferma condanna dell’azione politica, definivano l’uomo “un pregevole scrittore” tale da valorizzarne l’opera attraverso la pubblicazione dei suoi scritti rendendoli pubblici su carta stampata a spese dell’amministrazione. Il volume fu distribuito in omaggio e andò letteralmente a ruba. E come dimenticare gli innumerevoli colloqui con Volpi, nel corso dei quali sempre manifestò la volontà di rendere omaggio al poeta e di superare le vicende legate al fascismo, un regime condannato dalla storia e da tutte le persone di buon senso».