Peste suina, cresce l’apprensione: "Ora abbattimenti anti-contagio"

Preoccupazione della Coldiretti dopo il primo caso accertato a Zeri . Cianclulli: "Interventi tempestivi"

Preoccupazione per un caso di peste suina (Foto Ansa)

Preoccupazione per un caso di peste suina (Foto Ansa)

Lunigiana, 21 luglio 2024 – «È una situazione che ci preoccupa da tempo perché incide significativamente sul nostro comparto agricolo, sottoponendo le imprese che allevano suini a restrizioni nella gestione aziendale ed a rischi concreti di contagio dei propri capi che significa dover abbattere animali perfettamente sani". E’ il commento di Coldiretti Massa Carrara in merito al primo caso di peste suina africana nel Comune di Zeri. Coldiretti aveva manifestato, insieme a oltre 4 mila agricoltori nella grande mobilitazione contro la fauna selvatica lo scorso 4 luglio sotto la sede della Regione Toscana, e poi in un presidio a Pontremoli in occasione di un incontro con la vice presidente Stefania Saccardi, timori, rischi e le ripercussioni economiche, sociali e sanitarie non solo per l’agricoltura.

Il direttore Francesco Cianciulli
Il direttore Francesco Cianciulli

«In quell’occasione abbiamo organizzato un presidio con centinaia di nostri soci provenienti da varie province della Toscana, per mettere in evidenza come la PSA rappresenti un’emergenza su cui intervenire con la massima tempestività per contenerne la diffusione, tramite azioni concrete di riduzione della popolazione dei cinghiali, principali vettori della infezione e maggiore causa di ingenti danni alle nostre produzioni agricole – spiega – spiega Francesco Cianciulli, direttore Coldiretti Massa Carrara – I Comuni della Lunigiana delle zone infette 1 e 2 da peste suina africana rappresentano una potenziale porta virtuale per la diffusione della malattia anche nelle altre province della Toscana, dobbiamo fare di tutto per tenerla chiusa. Gli interventi della Regione vanno in questa direzione ma occorre porre molta attenzione e far si chi si traducano in azioni tempestive ed efficaci sul territorio. E’ fondamentale procedere agli abbattimenti, come previsto dal piano di eradizionale, per evitare che il contagio si diffonda al resto della regione".