MICHELA CARLOTTI
Cronaca

Peste suina, le squadre sono pronte. La preoccupazione di Mastrini

L’assessore alla Protezione civile dell’Unione dei Comuni chiede di dare seguito ai progetti per combattere la piaga

Peste suina, le squadre sono pronte. La preoccupazione di Mastrini

Il sindaco di Tresana Matteo Mastrini

La diffusione della peste suina non si arresta e la preoccupazione sale. A nulla sembra valere l’ordinanza di agosto del governatore Eugenio Giani che dispone misure di prevenzione, controllo ed eradicazione della Psa. "La tanto attesa svolta a partire dall’abbattimento dei cinghiali, principali vettori della peste suina, non è arrivata" commenta il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini, assessore alla protezione civile dell’Unione dei Comuni Lunigiana. Gli indirizzi politici si scontrano contro una burocrazia farraginosa: "Il meccanismo è complesso e poco pratico. L’Atc – spiega Mastrini - deve suddividere le aree di intervento e inviarle alla Polizia Provinciale insieme ai nominativi dei responsabili di ogni gruppo di cacciatori. Le case di caccia devono ricevere l’idoneità dell’Asl e alcune ancora non l’hanno ricevuta". Solo successivamente a questi passaggi la Polizia Provinciale può occuparsi degli interventi sanitari, agricoli e urbani. "Le squadre di caccia che hanno speso soldi per le case e effettuato i corsi richiesti, si tengono ferme o ancor peggio confinate in spazi esigui: ho parlato con loro e sono pronte, in attesa che qualcuno le attivi". Il sindaco di Tresana parla di una burocrazia che governa la situazione più della politica: "Questo non è accettabile. Ho aperto almeno quattro richieste di intervento fra Villa e Villecchia di Tresana, Serrapiana e Barbarasco. Tutte attendono ancora una risposta e siamo quasi alla vigilia dell’apertura della stagione venatoria". Ma i problemi non finiscono qui: "Mi è stato riferito che, a causa dell’esiguità dei centri di raccolta in cui conferire i cinghiali, in bassa Lunigiana ne abbiamo solo due (uno a Tresana ed uno a Licciana), e della necessità di attendere gli esami per verificare se siano affetti da PSA, i tempi degli abbattimenti siano destinati a dilatarsi".