Roberto Oligeri e Ilaria Vallerini
Cronaca

Peste suina, l’allarme degli esperti. “Subito abbattimenti e barriere. Problema di interesse nazionale”

E’ quanto emerso dal convegno di Federcaccia che si è tenuto a Pieve di Sorano nel Comune di Filattiera. Il commissario straordinario Filippini: “Dovremo intervenire con recinzioni sulla Cisa anti cinghiali”

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Un gruppo di partecipanti al convegno di Filattiera sui ruoli e sulle responsabilità nel contrasto alla diffusione della peste suina (Foto Pasquali)

Filattiera (Massa Carrara), 5 ottobre 2024 – Allarme peste suina africana. Ieri il meeting a Pieve di Sorano a Filattiera organizzato da Federcaccia con la partecipazione, tra gli altri, del Commissario straordinario per la Psa, Giovanni Filippini. Il convegno è stato l’occasione per mettere un punto sui ruoli e sulle responsabilità di ciascun attore coinvolto per contrastare la diffusione della Psa: dalle istituzioni fino ai cacciatori. Come era già stato annunciato di recente, dal 1° ottobre è entrata in vigore la nuova ordinanza in materia (n.5/2024) firmata direttamente da Filippini, e che resterà in vigore frino al prossimo 31 marzo, contenente le nuove misure di contenimento della peste suina nelle zone soggette a restrizioni.

Nel suo intervento a Filattiera, Filippini ha ribadito la necessità di “interrompere momentaneamente le battute di caccia nelle aree infette o soggette a restrizioni II e III. In queste zone è vietata l’attività venatoria collettiva verso qualsiasi specie, comprese gare e prove cinofile. L’attività di abbattimento è affidata solamente a ditte appositamente incaricate, forze armate, polizia provinciale e operatori abilitati al controllo faunistico”. Nonostante la platea fosse nutrita di cacciatori ha aggiunto: “Il vostro è un hobby, ma pensate al disastro che la peste suina sta creando per esempio dall’altro versante della Cisa, dove ci sono 26mila allevamenti di suini e da luglio a settembre nella sola pianura Padana circa 100mila suini sono stati abbattuti e inceneriti. Per questo ciascuno deve fare un sacrificio nell’interesse della comunità”.

Un altro punto previsto dall’ordinanza è la creazione di barriere stradali e autostradali anti cinghiali. “Anche la Lunigiana sarà sottoposta a questo provvedimento – ha detto Filippini –. Sull’autostrada della Cisa ci sono 41 viadotti e 9 gallerie che dividono la Toscana dall’Emilia Romagna, attualmente stiamo studiando le aree di transito dei cinghiali provenienti dall’altro versante e appena stabilite, procederemo con l’installazione di reticolati per contrastare la diffusione del contagio”.

Una situazione allarmante come ha sottolineato poi il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra, anche lui presente al convegno insieme alla vicepresidente della Regione, Stefania Saccardi. La Pietra ha aggiunto: “Va intrapresa una battaglia anche insieme ai cacciatori. Il problema è e diventa maggiormente di interesse nazionale se non si blocca”.

I cacciatori, da parte loro, hanno assicurato che “faranno la propria parte”, come ha ribadito il presidente Federcaccia, Massimo Buconi.