La richiesta di personale da parte delle imprese apuane nel 2024 ha fatto registrare una lieve flessione rispetto all’anno precedente, il 2023, caratterizzato però da una crescita record: i numeri, quindi, restano sostanzialmente positivi dal periodo post pandemia. Questo, in sintesi, quanto emerge dai dati del Sistema informativo Excelsior, un’indagine nazionale che fornisce dati su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e condotta con il supporto dell’Istituto Studi e Ricerche – Isr e della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, su un campione di oltre 7.700 imprese con dipendenti delle tre province.
Passiamo ai numeri. "I dati evidenziano un calo complessivo della domanda di lavoro, accompagnato da persistenti difficoltà nel reperire personale qualificato – osserva Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest –. Questo scenario riflette la cautela delle imprese in un contesto economico incerto. Al tempo stesso, cresce l’urgenza di investire in competenze digitali, trasversali e green, essenziali per affrontare le sfide della transizione tecnologica e ambientale".
Nel 2024, le imprese della provincia di Massa-Carrara hanno programmato 15.220 assunzioni, con un lieve calo dell’1% rispetto al 2023, anno che invece, aveva registrato una notevole crescita (+11%). Le difficoltà di reperimento del personale continuano ad aumentare, interessando il 50% delle posizioni programmate. Le aziende apuane privilegiano flessibilità (65%) e lavoro di gruppo (55%), seguite da autonomia (41%) e problem solving (37%). Cresce l’importanza delle competenze green (41%) ma non si punta più sugli investimenti, mentre quelle digitali restano stabili al 17%.
Nel 2024 l’89% dei contratti proposti dalle imprese apuane è soprattutto a tempo determinato (circa 3 su 5), mentre a tempo indeterminato è meno di una assunzione su 5 (16%), seguono le altre forme anche più precarie, non alle dipendenze. Nella tendenza mensile, i periodi che precedono la stagione estiva mostrano una forte richiesta di personale, con i livelli massimi nei mesi di giugno e luglio, segno di una forte stagionalità dell’offerta lavorativa.
L’industria subisce una flessione del 3% nelle figure richieste (-160 unità), e anche il comparto di estrazione e lavorazione di minerali (-50 unità), scendendo a 420 assunzioni. Il comparto lapideo, nonostante un andamento positivo delle vendite all’estero, sembra aver rinviato i piani di investimento già programmati. Anche il settore delle costruzioni ha programmato 140 assunzioni in meno, fermandosi a 1.600 nell’anno. Cresce il settore commerciale (+170 unità in ingresso nel 2024) mentre alloggio e ristorazione segnano una contrazione del 5%.
Circa il 24% delle imprese apuane che ha investito lo ha fatto in prodotti e tecnologie a basso impatto ambientale o ad alta efficienza energetica, un valore in lieve aumento rispetto al 23% della media 2019-2023. Gli investimenti nel settore industriale sono cresciuti, con una impresa su tre (33%) che ha adottato tecnologie green per ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale, fattori cruciali per imprese energivore come quelle del settore lapideo. Nelle costruzioni si è rilevato un aumento significativo della quota di imprese che ha realizzato investimenti green, passata dal 28% al 39%, grazie anche ai recenti incentivi normativi.