MAURIZIO MUNDA
Cronaca

Piazza gremita per l’addio a Cucurnia

Don Marino ha ricordato per la sua grande capacità critica. Folla al funerale

Don Marino ha ricordato per la sua grande capacità critica. Folla al funerale

Don Marino ha ricordato per la sua grande capacità critica. Folla al funerale

"Ci ha fatto arrabbiare tutti, ma aveva una grande capacità di critica che non faceva sconti a nessuno". Così don Marino Navalesi, parroco di san Pietro in Avenza e vicario del vescovo, nell’omelia della messa funebre ha ricordato Paolo Cucurnia (nella foto), il poliedrico marinello doc deceduto dopo breve malattia. E per l’ultimo saluto, Cucurnia ha riempito la chiesa della Sacra Famiglia, nonostante i nemici che si era fatto come penna arguta e graffiante, che con le sue vignette ironiche e con le sue rime pungenti. Per anni aveva raccontato a suo modo la vita politica carrarese e la vita marinara del litorale. Vignette e poesie che amava condividere solo con gli amici. Non essendo inquadrato in partiti politici o associazioni, è stata una voce libera con la patente di critica che spesso toccava toni feroci e sopra le righe, soprattutto verso la politica locale e il mondo dell’imprenditoria del marmo. Inchiesa però c’era in tanti, qualche imprenditore e qualche politico "che ritroverò nella Caina in mezzo ai traditori della patria" scriveva Cucurnia in alcuni post, prendendo spunto dalla Divina Commedia. Nel suo mirino c’erano anche i tuttologi, quelli che sanno sempre tutto di qualunque argomento, lui che era documentato, che citava piacevolmente il latino, che conosceva il mondo delle vele e della marineria marinella, appassionato anche di musica classica e, a parte l’ultimo anno, sempre presente alle prime otto edizioni del festival organistico di san Pietro in Avenza.

Maurizio Munda