REDAZIONE MASSA CARRARA

Picchia la ex col calcio del fucile e la lascia in fin di vita: “Non aveva il coraggio di denunciarlo”

A lanciare l’allarme i parenti della donna. Sequestrata l’arma con un proiettile in canna risultata rubata. L’uomo ha tentato di darsi alla fuga in bicicletta per le vie del centro

E' intervenuta la polizia (Foto di repertorio)

E' intervenuta la polizia (Foto di repertorio)

Massa (Massa Carrara), 10 novembre 2024 - E’ stato arrestato dalla polizia l’uomo, un 55enne italiano residente a Massa, che si era reso responsabile di una brutale e feroce aggressione nei confronti della donna con la quale ha intrattenuto una relazione sentimentale, nonché per il possesso illegale di arma da sparo. L’uomo, un soggetto già pluripregiudicato per diversi reati e con un curriculum criminale di elevato spessore, era già stato in carcere, per il passato, per gravi reati.

Tutto inizia quando la donna, una signora, poco più che 40enne, residente a Massa, ma di origini del sud, viene aggredita dal suo ex convivente che, dopo averla picchiata brutalmente, al culmine di diverse liti però mai denunciate dalla donna per timore di ritorsione da parte del suo stesso ex uomo, quest’ultimo la ferisce con il calcio di una arma (un fucile detenuto illegalmente dal criminale). La donna, temendo il peggio, riesce a mala pena ad avvisare i propri parenti, i quali decidono di contattare l’ex marito di lei per chiedere aiuto.

Quest’ultimo intuisce la gravità di quello che nel frattempo stava accadendo e chiama i soccorsi. I primi ad arrivare sul posto a sirene spiegate e a prestare soccorso sono i poliziotti del pronto intervento, della questura apuana. Anche questi ultimi intuiscono che la situazione è grave per cui decidono di chiamare subito l’ambulanza, avendo trovato la signora in un lago di sangue per le ferite riportate alla testa e per tutto il corpo. Scatta la caccia all’uomo e dopo alcune ricerche il soggetto viene intercettato per le vie del centro, catturato dalle pattuglie della Squadra Mobile diretti dal vice questore Antonio Dulvi Corcione ed infine arrestato, mentre, in sella ad una bicicletta, tentava di darsi alla fuga con indosso abiti intrisi di sostanza ematica. Gli agenti decidono di fare una perquisizione nella roulotte, allocata in un parcheggio, ed adibita dal pregiudicato come residenza stabile in questo territorio, dove, già nel recente passato, la polizia municipale gli aveva sequestrato, con l’ausilio degli agenti di volante, un’altra roulotte e questa volta nella zona del quartiere “Poggi”.

La perquisizione dà esito positivo. Gli agenti della Mobile trovano l’arma, un fucile da caccia calibro 12, con il colpo in canna e le altre munizioni nel relativo serbatoio. Le verifiche effettuate danno conferma che si tratta di un‘arma rubata in un’abitazione in un paese della bassa Lombardia.

La donna, nel mentre, viene ricoverata in ospedale con oltre 40 giorni di referto medico e trattenuta per accertamenti clinici specialistici ed interventi chirugici. A conclusione delle incombenze di rito per il soggetto si sono aperte le porte del carcere e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha emesso, successivamente, in sede di convalida, i provvedimenti di restrizione cautelare.