
Assunzioni in vista grazie a un protocollo per far crescere il porto con i project cargo del Nuovo Pignone. E’ quello che hanno siglato ieri Regione, Comune, Autorità portuale, Nuovo Pignone-Baker Hughes e Fhp e che, tra l’altro, consentirà alla multinazionale dell’oil and gas di utilizzare gli spazi del piazzale città di Massa per l’assemblaggio e la movimentazione di moduli di grandi dimensioni. In questo modo Nuovo Pignone potrà lavorare più vicino possibile al punto di sbarco delle forniture e di successivo imbarco del modulo una volta assemblato per raggiungere la destinazione finale via mare, mentre la concessionaria del piazzale, la Fhp, si occuperà di sbarco e movimentazione sviluppando una collaborazione che ha già portato a termine sedici moduli per un valore di alcuni miliardi di dollari. Un accordo che potrà avere importanti ricadute sull’economia nostrana e al quale hanno lavorato anche le istituzioni locali. Non a caso ieri alla firma del protocollo erano presenti anche il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco Francesco De Pasquale al fianco del commissario straordinario dell’Autorità portuale Francesco Di Sarcina , al presidente di Nuovo Pignone-Baker Hughes Michele Stangarone e al presidente di Fhp Umberto Masucci. "Nuovo Pignone è un elemento di riferimento assoluto per l’economia toscana – spiega Giani –. Solo nella nostra regione la Baker Hughes genera un valore pari al 4,6 per cento del Pil e dà lavoro a circa 36 mila persone tra dipendenti diretti e indotto (54 mila su scala nazionale). Da parte nostra dedicheremo nei prossimi cinque anni di legislatura grande attenzione ai porti: non solo Carrara, che aiuterà la valorizzazione logistica di tutta la Toscana, ma anche Livorno e Piombino. In questa operazione di valorizzazione complessiva il fatto che il porto di Carrara sia stato spostato sotto il controllo di un’unica Autorità portuale che fa capo a La Spezia alla fine non si è rilevato affatto un problema". "Questa è un’importante occasione dal punto di vista occupazionale" gli fa eco De Pasquale, mentre Di Sarcina spiega come "l’attività di specializzazione del porto sul cargo potrà crescere in modo esponenziale". "La firma del protocollo rappresenta un’ulteriore conferma della rilevanza per il gruppo Baker Hughes degli insediamenti toscani e, nello specifico, di quelli dell’area apuana - ribadisce Stangarone -. Questo accordo dovrà garantire un coordinamento efficiente tra i vari attori firmatari, ognuno dei quali gioca un ruolo chiave perché il progetto di aumento della capacità produttiva si possa realizzare".