VALENTINA CONTE
Cronaca

Poggi, altri colpi di pistola nella notte. "Aspettano che ci scappi il morto?"

Nel mirino l’auto di Albarosa Ricci e l’abitazione di Adil Amraoui / SPARI NELLA NOTTE CONTRO UN'AUTO / FUCILATE CONTRO UNA CASA IN VIA DEI MORI / COLPI DI PISTOLA, TERRORE AI POGGI / GIRO DI VITE DOPO IL FAR WEST

Ancora spari nel quartiere dei Poggi a Massa

Massa, 26 aprile 2015 - Si spara ancora a Massa. E’ successo alle 3.20 di ieri, sabato mattina, in via Marucelli: cinque colpi di pistola sono stati esplosi contro un Opel Meriva grigia, l’auto di Albarosa Sparavelli, coniugata Ricci, la cui casa era già stata colpita (sempre da cinque proiettili) un paio di settimane fa. Per una pura casualità è stata evitata la tragedia: uno dei proiettili, infatti, era diretto al serbatoio, ma si è conficcato nella carrozzeria, evitando l’esplosione.

Albarosa Sparavelli, cosa sta succedendo?

Io non lo so. Ma qui sparano e non si può continuare così. Perché non prendono i responsabili? Cosa aspettano? Che ci scappi il morto? Dobbiamo aspettare che muoia qualcuno prima che vengano presi provvedimenti? Fanno continui controlli nel quartiere, ma per ora si limitano a fermare le persone per identificarle anche quando sono a piedi sotto casa loro. Non mi sembra che i controlli-ronda abbiano fermato la violenza.

Ci racconta cosa è successo ieri notte?

Stavo dormendo sul divano quando ho sentito un colpo secco. Ho pensato: sparano, ma quando mi sono affacciata alla finestra della cucina non ho visto niente e mi sono rimessa sul divano. Invece, avevano sparato. I miei figli sono andati a vedere e abbiamo chiamato i carabinieri.

Qualcuno ha visto qualcosa?

No. E anche se avessero visto, non lo direbbero. La gente ha paura.

Nelle ultime due settimane, da quando hanno sparato per la prima volta contro le finestre della sua abitazione, la sua vita è cambiata?

Certo. Io sono mamma e nonna. Sono preoccupata per i miei figli, che sono più arrabbiati di me e fatico a tenerli tranquilli, e sono preoccupata per i miei nipoti. I bambini erano qui ogni giorno, ora non possono più venire. Non posso mettere a repentaglio la loro vita.

E’ più arrabbiata o più spaventata?

Sono spaventata perché si è alzato il livello dello scontro. Perché non si tratta di una scazzottata fra ragazzi. Le armi portano morte. Sapere che ci sono persone che ci hanno preso come bersaglio non mi piace. Ora io e mio marito andremo via per qualche giorno, ma anche questo non mi piace. Io ho lavorato per 40 anni e non ho mai fatto male a nessuno. Non voglio vivere nel terrore. E non voglio nemmeno che ci vivano i miei vicini di casa e i miei amici.

E’ anche arrabbiata?

Sì, lo sono. Sono arrabbiata, perché se lo avessero fatto i miei figli li avrebbero già presi, messi ‘dentro’ e avrebbero gettato via la chiave. Io le assicuro che sono una brava persona, ma io non sono amica dei delinquenti e nemmeno delle forze dell’ordine e, così, non sono protetta….