Pole Dance Virginia, un argento che vale oro

La carrarese Tarabella, reduce da un infortunio, conquista un fantastico secondo posto al campionato mondiale disputato in Svezia

Un argento non è un oro, ma stavolta per la carrarese Virginia Tarabella, pluripremiata campionessa di pole dance della nazionale italiana ‘Pole sport Italia’, questa medaglia vale più di tutti i suoi ori, e sono davvero tanti. Tanto da ricevere i complimenti del governatore Eugenio Giani. Lo ha vinto nei giorni scorsi al campionato mondiale di pole dance Ipsf di Uppsala in Svezia tra quattrocento atleti di quaranta nazioni, dove ha conquistato il secondo gradino del podio, nonostante i cinque mesi passati senza potersi allenare per un trauma ad una spalla. Carrara è una città che sforna fenomeni sportivi come il portierone Gianluigi Buffon, l’attaccante Federico Bernardeschi, il tennista Lorenzo Musetti. Tutti personaggi che in qualche modo hanno ottenuto un riconoscimento. Non così per Virginia Tarabella, e questo nonostante i quattro oro, un bronzo e un argento, tutti conquistati a livello mondiale. Tarabella e la sua scuola ‘Royal Hdemi’ portano e hanno portato il nome della città di Carrara a livello mondiale.

"Sono veramente felice di aver vinto l’argenteo ai mondiali di Uppsala – commenta Tarabella –. È stata una grande vittoria perché uscivo da un infortunio alla spalla che mi ero procurata facendo allenamento a corpo libero. Davvero è stata una medaglia inaspettata, ero stato ferma cinque mesi e avevo iniziato gli allenamenti da solo un mese. Avevo anche pensato di ritirarmi ma la mia grande forza di volontà non mi ha fatto mollare, e ho fatto bene. Quest’anno a differenza dello scorso in cui avevo vinto l’oro ho pianto. Ho pianto perché ho vinto nonostante dopo un periodo difficile passato a fare fisioterapia e senza potermi allenare".

Insomma, una grande vittoria. "Sì soprattutto inaspettata – prosegue Tarabella – ogni anno si alza l’asticella del livello di difficoltà di questi campionati mondiali, ma ogni anno che passa è anche un anno in più per me e come per ogni atleta si fa sentire. Il mio orgoglio per questi mondiali va anche la mia scuola in Nazionale su 25 atleti 13 sono della mia scuola". E quando ha iniziato con la pole dance? "Avevo 38 anni e l’ho scoperta durante una fiera a Milano. Avevo già un passato da ginnasta non indifferente, ma non l’avevo mai fatta. E così ho deciso di portarla a Carrara. Per un anno tutti i fine settimana sono andata a Milano a fare lezione. È una disciplina che richiede tanta forza e flessibilità. Su un palco mondiale la capacità di non farsi emozionare è tutto. Io tiro sempre dritto all’obiettivo, quando gareggio sembra quasi che non mi batta più il cuore. Ho vinto tantissime medagli d’oro, non ricordo più neanche quante, in fondo sono 29 anni che faccio sport. Il 29 dicembre parteciperò di nuovo a un mondiale, si terrà a Roma. La cosa che mi dispiace è che sia uno sport che viene considerato minore, mi auguro che i giovani in futuro abbiano il giusto riconoscimento".

Alessandra Poggi