
La stazione ferroviaria di Massa presidiata dalla Polizia (foto di repertorio)
Massa, 2 febbraio 2015 - «Finalmente è arrivato lo stop alla soppressione nella nostra provincia degli uffici della Polizia Ferroviaria a Massa e a Pontremoli e della Polizia Postale a Massa. Merito del Sindacato Autonomo di Polizia».
A dirlo è Fabio Marulli, segretario provinciale del sindacato di polizia SAP. Il sindacalista, che a scanso di equivoci è in forza alla Polizia di Stato, ricorda che il SAP «da un anno conduce una battaglia politica su tutti i fronti, con tantissime interpellanze parlamentari che abbiamo sollecitato. Per evitare la chiusura dei presidi di polizia sul territorio abbiamo anche inviato migliaia di cartoline natalizie al premier Renzi».
Al giornalista che domanda chi l’ha informato di questa novità (i tre uffici della Polizia di Stato dovevano chiudere entro l’anno, qualcuno dice entro marzo), Marulli spiega che «la notizia dello stop al piano di chiusura c’è stata data a livello nazionale direttamente dal vice capo della polizia, Alessandro Marangoni. In un momento in cui il terrorismo internazionale torna a far paura, era impensabile chiudere gli uffici della Polizia postale che sono in prima fila nel contrasto ai reati informatici oppure sopprimere posti della Polfer o della Polizia Stradale, che sono fondamentali per la sicurezza dei viaggiatori. Nei prossimi giorni il nostro segretario generale Gianni Tonelli incontrerà il ministro Alfano per avere conferme».
Alla Polfer a Massa lavorano una decina di persone, più 5 o 6 alla Polfer di Pontremoli. La Polizia Postale, invece, impiega a Massa 7/8 persone.