Pontremoli (Massa Carrara), 7 maggio 2021 - Quattro comuni della Lunigiana riaccendono l’esperienza della funzione associata di polizia municipale. La convenzione firmata nei giorni scorsi da Pontremoli, Filattiera, Bagnone e Villafranca durerà cinque anni, fino al 31 dicembre 2025, e prevede che il corpo di polizia sia guidati dall’attuale comandante di Pontremoli Marco Pucci. Avrà a disposizione, oltre i 6 agenti pontremolesi, 2 del Comune di Villafranca e uno di Bagnone per un totale di nove. Saranno ottimizzati anche i servizi amministrativi con l’attività di tre impiegati amministrativi (1 full time e 2 part-time) e sarà possibile usufruire dei servizi di polizia in tutte le sedi dei comuni convenzionati. L’adesione all’accordo comporta per i comuni di Filattiera, Villafranca e Bagnone il versamento di 2.000 euro all’anno al Comune di Pontremoli che regge il comando.
«Abbiamo ampliato questo servizio con soddisfazione su misura per ogni singolo comune, ognuno dei quali continua ad essere titolare dell’attività specifica – spiega il vicesindaco del Comune di Pontremoli Manuel Buttini – . L’aggregazione consentirà di svolgere nuovi servizi sul territorio per il monitoraggio della sicurezza stradale e per il controllo delle manifestazioni. Una gestione funzionale perché è su scala ridotta e coinvolge solo quattro enti". Soprattutto per i comuni più piccoli associarsi diventa quasi obbligatorio perché da soli possono contare su un numero di agenti ridotto e svolgere i servizi diventa problematico. Già a inizio d’anno Pontremoli aveva avviato la collaborazione con Filattiera e ora si sono aggregati anche Villafranca e Bagnone. Ma qualche mese fa erano state avanzate anche ipotesi di un’alleanza tra Villafranca, Licciana Nardi e Tresana che poi non si è realizzata.
Dalle ceneri della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni della Lunigiana, che ha cessato la funzione il 31 dicembre scorso, nasce ora una gestione più limitata. Il progetto comprensoriale di polizia municipale invece era iniziato nel novembre 2010, quando c’era ancora la Comunità Montana, con l’allestimento della centrale operativa a Terrarossa. Già nel 2012 il Comune di Pontremoli decise di uscire dalla struttura unica che funzionava con 46 operatori più un part time per 14 comuni: in media 40 servizi la settimana con pattuglie miste.
In un’analisi dell’epoca la giunta pontremolese aveva rilevato che meccanismi di ripartizione proporzionale delle spese tra i comuni non erano favorevoli e addirittura penalizzanti per Pontremoli che aveva conferito 7 unità di personale più un part time. Nel 2015 uscì anche Aulla e con questa scelta l’Unione cessò il diritto a ricevere i fondi regionali. Poi la Regione Toscana nel 2016 creò i consorzi di bonifica togliendo anche questa funzione specifica alle Unioni comunali. Subito dopo la fuga di Fivizzano seguita da Zeri e Bagnone. Poi toccò a Licciana e Tresana. In pratica nella fase finale, prima del declino, erano rimasti solo Casola, Comano, Filattiera, Podenzana e Villafranca. Già da alcuni anni pur essendo rimasti fedeli alla convenzione cinque comuni il servizio non produceva più economie. Ora la strada da percorrere sembra quella dei minicomprensori ed è possibile che su questo modello si muovano anche Aulla e Fivizzano.