"Asta di beneficenza mai tenuta, opere introvabili, il sindaco faccia chiarezza". Lo dichiara il Polo progressista e di Sinistra. E Lorenzo Porzano (nella foto) replica: "Alcune le hanno riprese i loro legittimi proprietari". "In questi giorni – scrive il Polo – è stata sollevata una discussione su un’asta di beneficenza indetta da Evam per il “Dante day” nel 2021. Notizie riportarono il blocco dell’iniziativa causa Covid e il rinvio della realizzazione dell’asta a pandemia terminata. Ad oggi però di quell’asta benefica, che avrebbe dovuto favorire le attività dell’Opa, non se ne sa nulla. Abbiamo chiesto, come gruppo consiliare, notizie alla Evam che ci ha risposto precisando innanzitutto che l’attuale Cda è in carica dal 2023 scaricando quindi le responsabilità sul Cda a direzione Porzano. Nella risposta poi viene fatto presente che, prendendo atto che l’iter dell’amministrazione Porzano non era stato portato a termine, a luglio di quest’anno l’attuale Cda si è attivato per repertoriare le opere degli artisti che avrebbero dovuto comporre l’oggetto di asta, al fine di poter dare corso all’iniziativa prevista, ma solo 12 opere risultano attualmente essere nella disponibilità su 21".
"Non ci sembra corretto costruire un’immagine solidale e caritatevole attraverso un ente partecipato, se poi l’iniziativa non si realizza, lasciando molte ombre sull’intera operazione visto che l’amministratore Gelati scrive che sta ancora cercando, a distanza di 3 anni, le opere che dovevano essere oggetto della beneficenza stessa, dichiarando che ovviamente potrà procedere all’asta non appena si avrà certezza di quante opere saranno nella disponibilità di Evam spa, legittima proprietaria".
E l’ex amministratore di Evam Lorenzo Porzano chiarisce la vicenda: "il Polo Progressista somma le pere con le mele. Confonde le opere documentate sul sito di Evam (che sono quelle con le quali furono realizzate le etichette speciali del Dantedì) con le opere poi effettivamente donate all’azienda. La realtà è che non tutte sono state lasciate dagli artisti nella disponibilità dell’azienda e che non dovrebbe essere difficile anche per l’attuale governance reperire (e fornire) dati certi in proposito: è però più facile mettere in moto la macchina del fango e delle fake news. A malincuore ho imparato sulla mia pelle che per qualcuno è più facile impegnare energie per alimentare campagne denigratorie piuttosto che impegnarsi per cambiare le cose... e poi ci si domanda il perché ci si allontana dalla politica".