MONICA LEONCINI
Cronaca

Ponte di Albiano, finalmente si parte

Al via i lavori per allestire il cantiere e mettere in sicurezza l’area. Rinviato l’intervento per le rampe sull’A12

Gli operai al lavoro per allestire l’area dove sorgerà il cantiere (foto Pasquali)

Albiano Magra (Massa Carrara), 17 marzo 2021 - Bus gratuiti per gli albianesi che vogliono raggiungere Aulla. L’incontro di domenica con Eugenio Giani comincia a dare i primi frutti, visto che tra le tante richieste c’era anche quella di potenziare il trasporto pubblico locale. Ieri l’assessore regionale Stefano Baccelli ha confermato che la Regione Toscana finanzierà un maggior numero di corse per i residenti di Albiano Magra che desiderano raggiungere Aulla con i mezzi pubblici e poi tornare a casa. Il percorso sarà più lungo del previsto, ma saranno garantite diverse tappe come Ceparana, Bettola, Caprigliola, Stadano, Aulla e viceversa. Così i residenti della frazione aullese potranno uscire dall’isolamento forzato. "Siamo contenti dell’impegno della Regione - commentano il sindaco Roberto Valettini e l’assessore Giada Moretti - in favore di Albiano".

image

Intanto però gli occhi sono puntati sul fiume, visto che sono a cominciate le opere di pre cantierizzazione, necessarie alla realizzazione del nuovo ponte. La ditta Sales di Livorno ha portato i suoi operai sul posto, per mettere in sicurezza l’area di lavoro e allestire il cantiere. La Procura, tra l’altro, ha riperimetrato la zona sottoposta a sequestro, rendendola più piccola, quindi sarà più facile allestire il cantiere. Se il progetto esecutivo è stato terminato a febbraio, l’avvio dei lavori è fissato per questo mese. I lavori per la ricostruzione dureranno un anno, a marzo 2022 il nuovo ponte dovrebbe essere aperto. Uno slittamento di una decina di giorni lo hanno invece subito i lavori per le rampe di accesso all’autostrada A12 a Ceparana; avranno un casello, "Albiano – Ceparana", ma la tratta sarà gratis per i residenti. Il collegamento, provvisorio ma importante, costerà 3,5 milioni. Intanto cittadini imprenditori sono in difficoltà. Molti hanno chiesto aiuto a Giani, visto che non sono sono riusciti a beneficiare dei ristori promessi. Cna del resto si costituirà parte civile nel processo per accertare le responsabilità sul crollo del ponte. Un percorso nato dopo una lunga fase di ascolto col territorio, le imprese e le famiglie.

A preoccupare Cna sono i tempi: l’apertura al traffico è lontana e due anni in queste condizioni di disagio fisico e disastro economico, aggravate dalla pandemia, sono un colpo mortale per le imprese. Se Cna ha rotto il ghiaccio, si spera che anche altri enti e associazioni decidano di aggiungersi, seguendo lo stesso percorso di tutela del territorio.