FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Adesso fa ancora più paura il ponte Trieste

Il viadotto sul Frigido che immette sulla strada della Foce che collega Massa a Carrara doveva essere già oggetto dei cantieri

Il ponte di Albiano (foto Pasquali)

Massa Carrara, 11 aprile 2020 - Il crollo del ponte di Albiano Magra risolleva dubbi e paure sulla tenuta di tante storiche strutture che più di altre sembrano mostrare i segni del tempo. Ad allarmare più di tutti è certamente quello di Massa, su via Trieste, che attraversa il Frigido. Una delle due arterie principali che collegano il centro storico con le frazioni anche montane in direzione Carrara, sbocco diretto per chi proviene dalla Foce. Il ponte non se la passa bene ormai da tempo a causa della famigerata tecnica costruttiva della ‘sella Gerber’, in pratica l’elemento di connessione dei vari impalcati che sorreggono l’infrastruttura: un sistema molto utilizzato all’epoca della realizzazione del ponte (era il 1953) ma che con il tempo mostra evidenti segni di cedimento e necessita di importanti interventi di manutenzione.

Soprattutto dove, come accade per il ponte di via Trieste, le infiltrazioni di acqua piano piano degradano l’area di contatto della sella Gerber provocandone un inesorabile cedimento. Le prime gravI lesioni erano state notate nel 2013 e da allora il ponte è stato chiuso ai mezzi pesanti. Studi su studi, alla fine si era arrivati a finanziare l’opera: 300mila euro stanziati a bilancio (finanziamento Cassa depositi e prestiti) e lavori inseriti nel piano delle opere della giunta Persiani. I cantieri sarebbero dovuti partire il 30 marzo ma di mezzo ci si è messa l’emergenza Covid19 che ha rimandato tutto, un’altra volta.

"Il lockdown del Paese ha provato un altro stop ma siamo consapevoli che questi lavori rappresentano una priorità – garantisce l’assessore ai lavori pubblici, Marco Guidi - Ci siamo dovuti fermare perché una delle gru necessarie all’intervento doveva arrivare da Savona ma è chiaro che ora ci sono importanti problemi di spostamenti. La ditta vincitrice dell’appalto (Bernardini Scavi ndr) a sua volta ci ha comunicato problemi di approvvigionamento del materiale, con i rifornitori chiusi come molti altri. Ci stiamo organizzato in questi giorni e stiamo valutando con la Prefettura la possibilità di poter aprire il cantiere il prima possibile, magari subito dopo Pasqua salvo ulteriori provvedimenti ulteriormente restrittivi. Il poco traffico del periodo rappresenta anche un’agevolazione per riuscire a completare l’intervento senza creare problemi alla circolazione".

Nel frattempo Guidi rassicura i cittadini sulla tenuta del viadotto: "Non ha le sollecitazioni che subiva quello di Albiano Magra, è interdetto al traffico pesante e circa 6 mesi fa avevamo fare una perizia a un ingegnere esterno che aveva prodotto una perizia giurata sulla tenuta del ponte". © RIPRODUZIONE RISERVATA