Massa, 1 febbraio 2025 – Il pontile ’osservato speciale’ della macchina dell’emergenza. Trascorrono dense di tensione le ore sul litorale massese: il cielo diventa sempre più scuro e le oltre 300 persone al lavoro ormai ininterrottamente da martedì sera, giorno in cui la nave cargo Guang Rong si è andata a scontrare contro il pontile, stanno letteralmente correndo contro il tempo per mettere in sicurezza la zona prima che il maltempo torni a flagellare la costa.
Ieri mattina sulla struttura sono arrivati i vigili del fuoco e i tecnici del Comune per iniziare le indagini ispettive sullo scheletro del pontile. «Questa mattina – ha dichiarato il sindaco di Massa, Francesco Persiani – è arrivata la nave Diciotti della Guardia costiera, che seguirà da vicino tutte le operazioni in corso come nave di appoggio. Nonostante la pioggia, i lavori procedono regolarmente e oggi è prevista la collocazione delle panne galleggianti. Nel frattempo è in corso anche un sopralluogo dei tecnici dell’amministrazione comunale insieme ai vigili del fuoco e alla ditta Neri per verificare le condizioni del pontile dopo l’impatto con la nave. Continueremo a monitorare la situazione con la massima attenzione e vi terremo aggiornati sugli ulteriori sviluppi».
Anche il comandante della Capitaneria di porto, Tommaso Pisino, fa il punto sulla gestione dell’emergenza: «Siamo arrivati al posizionamento al fondale della seconda fila di panne galleggianti con tanto di gonnella, al fine di scongiurare, in caso di sversamento, la dispersione del gasolio presente nei quattro contenitori di carburante, più una riserva. Dobbiamo attendere ora che i sommozzatori concludano le loro ispezioni sott’acqua per avere un quadro generale del perimetro e dello stesso cargo. Poi si procederà nelle prossime ore con il piano per svuotare i contenitori dal carburante presente all’interno del cargo».
Il comandante è presente sul posto dai primi minuti in cui è scattata l’emergenza. «Domani ci sarà il rafforzamento delle panne e contemporaneamente si penserà alle modalità per lo svuotamento delle casse. Il nostro lavoro ha visto all’opera circa un centinaio di persone, suddivise in 40 militari, sei sommozzatori, altre 40 persone sulla Diciotti, i colleghi sugli elicotteri che hanno sorvolato in questi giorni l’area per assicurarsi che il cargo non sversasse carburante. Ovviamente ci sono anche i colleghi di guardia di finanza, polizia, carabinieri, protezione civile, vigili del fuoco, polizia, polizia municipale, la ditta Neri, i sanitari, tutti coordinati dalla Prefettura e la presenza dell’amministrazione comunale. In totale dovremmo essere circa 300 persone che si stanno occupando dell’emergenza h 24. L’emergenza è stata gestita in diverse fasi, dal salvataggio dell’equipaggio al monitoraggio di eventuali pericoli ambientali. E’ arrivata anche la nave Diciotti che sarà una base d’appoggio anche per i sommozzatori che in queste ore stanno ispezionando il fondale».
Proprio in queste ore è arrivata la richiesta da parte degli ambientalisti al Prefetto di Massa Guido Aprea e alle istituzioni locali e regionali la costituzione di un tavolo di verifica sulle operazioni inerenti al naufragio della nave “Guang Rong”. «Pensiamo che il coinvolgimento delle associazioni oltre che di supporto agli organi istituzionali consenta un confronto sulle soluzioni tecniche. Il tavolo – scrivono Legambiente, Apuane libere, Wwf, Italia Nostra, Cai – avrebbe lo scopo di effettuare un controllo trasparente, garantire l’adeguata informazione dei processi di bonifica ambientale e rendere il più partecipato possibile il confronto sulle soluzioni tecniche che verranno proposte. Proponiamo altresì che tale tavolo sia composto da rappresentanti del Governo, degli enti locali interessati, degli organi di controllo ambientale, dei soggetti pubblici coinvolti nelle operazioni di bonifica ambientale e di rimozione della nave, delle associazioni ambientaliste del territorio»