Per celebrare i 150 anni della nascita di Giuseppe Micheli, il personaggio più popolare della storia politica parmigiana del secolo scorso, il Comune di Pontremoli e l’Associazione Manfredo Giuliani, hanno organizzato ieri alle Stanze del Teatro della Rosa organizzano un convegno dal titolo ’Giuseppe Micheli, il patriarca della montagna emiliana lunense. Sinergie dal Po al mare’ con interventi di Giuseppe Benelli, Monica Vanin e Gian Luca Bottazzi. L’anniversario è stato ricordato grazie all’impegno del Comitato celebrativo creato in Emilia da una quarantina di realtà istituzionali e associative che hanno favorito la digitalizzazione del periodico ’La Giovane Montagna’, la valorizzazione del Fondo Micheli Mariotti in Biblioteca Palatina, il recupero organico della storia della Protezione civile parmense, dal terremoto di Messina ai giorni nostri, e tante altre iniziative. Giuseppe Micheli (Parma 1876 – Roma 1948), fu notaio e più volte ministro e parlamentare, la sua opera ed i suoi insegnamenti sono ancora significativi ed attuali. Fu collaboratore di Romolo Murri nel primo movimento della Democrazia cristiana, dal 1902 deputato cattolico, popolare, decaduto nel 1926 perché aventiniano, fu ministro dell’Agricoltura con Nitti (maggio-giugno 1920) e Giolitti (1920-21), dei Lavori pubblici con Bonomi (1921-22) e, dopo il crollo del fascismo, della Marina militare (1946-47). Deputato democristiano alla Costituente fu nominato senatore di diritto nel 1948. Giuseppe Micheli ha legato la sua storia ai paesi, alle vallate ed alle cime dell’Appennino parmense, meritandosi la fama di ’Patriarca della Montagna’.
N.B.