NATALINO BENACCI
Cronaca

Pontremoli: scontro tra Comune e Open Fiber sulla rete di fibra ultralarga inattiva

Il Comune di Pontremoli contesta Open Fiber per la rete di fibra ultralarga inattiva. Il sindaco Ferri chiede chiarezza sul backhauling.

Il Comune di Pontremoli contesta Open Fiber per la rete di fibra ultralarga inattiva. Il sindaco Ferri chiede chiarezza sul backhauling.

Il Comune di Pontremoli contesta Open Fiber per la rete di fibra ultralarga inattiva. Il sindaco Ferri chiede chiarezza sul backhauling.

Nuovo round tra Comune di Pontremoli e Open Fiber sul caso delle rete comunale completata con la posa della fibra ultralarga, ma ancora inattiva perché non collegata alla rete nazionale. I lavori sono terminati e per l’azienda "la realizzazione del backhauling è al di fuori dell’ambito dalla concessione fra Open Fiber e Infratel Italia". Ma pare non sia sempre così. Con la chiusura del cantiere la rete locale è stata definita disponibile agli operatori retail che potrebbero avviare la campagna di sottoscrizione dei contratti con gli utenti.

"La risposta di Open Fiber – replica il sindaco Jacopo Ferri, che ha scritto ancora al Ministro Adolfo Urso, all’assessore regionale Stefano Ciuoffo, all’Autorità Garante per le Comunicazioni, a Infratel e Open Fiber – cerca di spostare la responsabilità sugli operatori retail, ma il contratto di concessione prevede che la rete pubblica sia completa e funzionante, incluso il backhauling almeno sino al Pop, punto di presenza regionale. Solo in alcuni casi può utilizzare infrastrutture di terzi, ma non può semplicemente scaricare il problema sugli operatori retail". Questi (Tim, Vodafone, Fastweb...) per il sindaco non hanno obblighi di costruzione della rete nelle aree bianche. Possono collegarsi al Punto di consegna neutro della rete locale, ma non sono tenuti a farlo. Se ci fosse l’obbligo a carico degli operatori retail molte aree resterebbero scoperte perché per gli internet provider non sarebbe conveniente investire.

Un altro punto dibattuto è sulle informazioni contenute nel sito AgCom che riporta per Pontremoli dati di copertura attiva, quando non lo è, mancando il backhauling. "AgCom, Infratel e il Ministero dovrebbero verificare se il servizio è realmente accessibile", aggiunge Ferri che sottolinea il caso incredibile dei ritardi e delle informazioni fuorvianti di Open Fiber sul caso di Pontremoli. Open Fiber afferma di essersi di recente attivata per realizzare localmente il blackhauling. "Prima dice che questo intervento è al di fuori delle sue competenze e poi che si impegna a realizzarlo – prosegue il sindaco Ferri –. Ciò dimostra che in molte situazioni spetta effettivamente a Open Fiber completare la tratta di trasporto, e non agli operatori retail. I fondi pubblici spesi devono garantire un’infrastruttura funzionante, non solo parzialmente costruita".

Negli ultimi giorni è circolata la voce che Open Fiber avrebbe trovato un accordo con Tim per collegare il punto di consegna della rete pontremolese alla centrale di Via Sforza dell’operatore nazionale in città e che sarebbero in partenza le operazioni di collaudo. Quelli positivi in Lunigiana secondo Infratel, riguardano solo quattro comuni: Bagnone, Casola, Comano e Zeri. Mentre per Open Fiber i cantieri aperti sono ancora a Fivizzano, Filattiera, Fosdinovo, Licciana Nardi è in fase di progettazione esecutiva. In tutti gli altri comuni l’opera di posa della fibra sarebbe stata completata. Intanto Ferri ha rinnovato la richiesta urgente di un incontro chiarificatore, allargando la partecipazione a Infratel Italia e Ministero dello Sviluppo Economico per verificare chi debba completare il backhauling e in quali tempi. E invita a modificare la comunicazione commerciale sui siti internet per un servizio atteso da anni ma che fino a oggi non s’è visto.

Natalino Benacci