La città è pronta al “ciak si gira“ che scatta oggi alle 18 animando di armigeri, cavalieri, sbandieratori, musici, mercanti, alchimisti e giullari il telaio delle quattro torri entro il quale si svolgeva la vita sociale al tempo dell’imperatore Federico II, che concesse a Pontremoli nel 1226 il diploma di libero comune. Uno spettacolo che per quattro giorni offrirà eventi, convegni, spettacoli, cortei e banchetti nelle piazze storiche, al castello, all’accampamento della Cresa, nel rione della torre di Castelnuovo e nel Parco della Torre. Lo scorso anno l’evento ha richiamato 62mila persone, secondo la Protezione civile che conta i visitatori. Tante le novità: quest’anno è stato raddoppiato il numero delle bancarelle (siamo a 107) e prolungato il mercato che avrà una nuova area a tema medievale – mediorientale. Lievitano anche gli spettacoli. Le cene medievali al Castello avranno luogo ogni sera dal giovedì alla domenica. Ma ci sarà anche un vero matrimonio in stile medievale, con il corteo che accompagnerà la sposa sabato alle 18 all’entrata del palazzo comunale. Le conferenze saranno nel Seminario Vescovile. Un corteo di figuranti, sbandieratori e musici in costume, questa sera alle 20, darà il via alla manifestazione arrivando dall’accampamento in piazza Duomo, dove la contrada di Imoborgo, vincitrice della disfida dello scorso anno, consegnerà al priore il palio per l’apertura della disfida 2023, mentre nel centro si apriranno le bancarelle. Torna il Vicolo della paura a sfidare i coraggiosi lungo il carruggio che porta al Castello del Piagnaro, ma il terrore raddoppia nell’antro delle Streghe con intrugli e pozioni. E poi i cortei dei gruppi storici che verranno in visita, i popolani, le dame, i musici, il giullare, il torneo di bandiera, quest’anno disputato tra i gruppi di Fornovo, Levanto e Lavagna domenica pomeriggio. Centrale per la kermesse il corteo di Federico II che mette in mostra quel mondo con eremiti, impostori e maghi: un crogiolo di usi e costumi dove l’ozio, il lavoro e il piacere si intrecciavano. Medievalis terminerà con uno spettacolo piro-musicale domenica sera all’Accampamento, sotto il ponte della Cresa. Ma Medievalis è anche cultura. Il primo accenno all’esistenza di scuole pubbliche nel borgo lo offre Francesco Petrarca, che nelle "Seniles", raccontò il suo incontro a Parma nel 1341 con un cieco di Perugia che a Pontremoli teneva scuola di grammatica.
N.B.