CRISTINA LORENZI
Cronaca

Porto, doccia fredda. Prescrizioni ‘severe’ dal ministero Ambiente per la banchina Taliercio

Dall’impatto acustico e di inquinamento delle acque a un registro sui tumori. L’Autorità di sistema dovrà presentare tutto a Roma entro 20 giorni.

Dall’impatto acustico e di inquinamento delle acque a un registro sui tumori. L’Autorità di sistema dovrà presentare tutto a Roma entro 20 giorni.

Dall’impatto acustico e di inquinamento delle acque a un registro sui tumori. L’Autorità di sistema dovrà presentare tutto a Roma entro 20 giorni.

Un’altra doccia fredda sul già complicato iter del nuovo piano regolatore del porto. Mentre dall’Autorità di sistema non si batte colpo e ancora non è stata inviata la documentazione al Consiglio superiore dei lavori pubblici per ottenere un permesso che era previsto per la fine del 2024, sui tavoli dell’Autorità arriva un panflet del ministero dell’Ambiente sulla verifica dell’impatto ambientale con rigide prescrizioni e nuovi obblighi che certo non facilitano il percorso. In particolare si rilevano eccezioni sul prolungamento della tanto discussa banchina ’Taliercio’ evidenziando tutti i pericoli che la barriera costituirebbe per l’ambiente. Pertanto il ministero per l’Ambiente chiede una proposta di adeguamento tecnico del piano e la compatibilità dell’intero progetto con il piano di assetto idrogeologico, il piano di gestione sul rischio delle alluvioni, il piano regionale della gestione dei rifiuti e il piano di risanamento e tutela della qualità dell’aria. Una serie di richieste che dai rifiuti passano al rispetto della luminosità e dei rumori, in quanto il Mase chiede approfondimenti sulle conseguenze che i nuovi segnalatori luminosi e acustici sulla banchina potrebbero provocare sull’ambiente.

Un documento che non si ferma qui: pretende dall’Autorità portuale un report accurato sui profili di salute generali della popolazione comunale interessata dall’opera. "I profili di salute – si legge nel documento del Mase – devono riguardare almeno gli esiti di mortalità e ricovero e l’incidenza sui tumori. Il profilo di salute va descritto tramite indicatori per grandi gruppi di cause, con dati relativi all’ultimo quinquennio. Il profilo di salute generale deve essere presentato tramite la metodologia della standardizzazine indiretta avendo come riferimento la Regione al fine di verificare i rischi per la salute umana quali quelli dovuti all’inquinamento dell’acqua e dell’atmosfera". Ancora il ministero chiede una valutazione effettuata da un biologo, naturalista o agronomo che attesti l’eventuale incidenza sui siti di interesse comunitario, ossia sulle aree protette che la banchina potrebbe avere. Ricordando di aver ricevuto le controdeduzioni alle osservazioni dei comitati rappresentati da Orietta Colacicco e Carla Ginafranchi, il Mase chiede analoghe controdeduzioni ai pareri dell’Arpat e alle richieste della Regione Toscana. Sulla quetione il ministero dà 20 giorni di tempo per fornire quanto richiesto.

Soddisfatta Orietta Colacicco, dei Paladini Apuoversiliesi che immediatamente replica: "Questa lettera dimostra la grande attenzione del ministero dell’Ambiente e la serietà delle procedure di Via e Vas. Soprattutto dimostra l’importanza dell’apporto della società civile, che con il suo impegno non vuole essere di contrasto ma di supporto alle decisioni che devono essere prese. Quando dicevano – prosegue Colacicco – e viene fatto anche ora, che siamo degli illusi, quando qualcuno ha il coraggio di denigrarci e insultarci, non ha capito che qui non stiamo parlando della lotta di Davide contro Golia, o di una battaglia sul porto, qui stiamo parlando del futuro del territorio apuoversiliese che i Paladini, e lo dico con grande orgoglio, cercano di tutelare da 25 anni, studiando e proponendo. E in questi giorni anche sui social abbiamo scoperto che oltre ai detrattori abbiamo anche molti sostenitori. Andiamo avanti, sappiamo di avere ragione e la ragione vince sempre".