Porto, il vertice sia apuano. Le Coop puntano a Livorno

Il rappresentante delle imprese toscane parla di una governance locale

Porto, il vertice sia apuano. Le Coop puntano a Livorno

Una veduta dello scalo di Carrara

Anche Confcooperative interviene sul dibattito in corso sul porto di Marina di Carrara e sulla governance tra tra Spezia e Livorno. E lo fa per bocca del suo presidente territoriale, Massimiliano Buonocore, che chiede di nominare al vertice dell’Autorità portuale "qualcuno che possa portare la voce, le esigenze e le aspirazioni del territorio e di un settore per noi così strategico all’interno della nuova governance".

"Confcooperative lavoro e servizi Toscana Nord e Confcooperative Toscana Nord appoggiano con convinzione la riorganizzazione dei porti della Toscana verso un’unica autorità portuale regionale con sede a Livorno – prosegue Buonocore che si unisce al coro di quanti vorrebbero un’autorità portuale toscana indipenente dalla Spezia –. Tuttavia, si ritiene necessario che questa preveda anche elementi territoriali, affinché si possa garantire una valorizzazione del territorio di Marina di Carrara. È tempo di affrontare le sfide legate allo sviluppo di un territorio e di un’economia che sono profondamente cambiati, ed è chiaro – prosegue il rappresentante delle cooperative – che una governance inclusiva è la chiave per un futuro prospero e sostenibile per il porto e per la comunità locale. La posizione strategica del porto di Marina di Carrara, unita a una logistica autostradale e ferroviaria efficiente, conferiscono allo scalo portuale un’importanza strategica". "Pur riconoscendo che il porto di Carrara è il più piccolo in termini di movimentazione merci rispetto ai porti di La Spezia e Livorno – aggiunge Buonocore –, riteniamo che esso rappresenti un nodo di trasporto significativo, capace di fungere da volano di sviluppo e occupazione per il nostro territorio. Per noi è essenziale che l’attenzione a livello territoriale si concentri sulle questioni legate al regolamento portuale. Proponiamo che l’alternanza nei ruoli di presidente e segretario diventi un elemento di futuri accordi, per garantire che le specificità territoriali siano adeguatamente rappresentate e valorizzate. L’approvazione del Piano regolatore portuale – aggiunge poi il rappresentante delle cooperative che operano sullo scalo – rappresenta un’importante opportunità per il futuro del porto. Inoltre, il potenziale di attrattività turistica deve essere ulteriormente valorizzato, specialmente all’interno di un’autorità portuale regionale tutta toscana. Per questo ritengo indispensabile la presenza all’interno della nuova struttura di governance dell’autorità qualcuno che possa portare la voce, le esigenze e le aspirazioni del territorio e di un settore per noi così strategico".