Massa Carrara, conto alla rovescia per il porto. Entro due mesi il verdetto sul nuovo Piano regolatore

La competenza è del Ministero delle Infrastrutture. I ’paletti’ del decreto di Vas. I Paladini: “L’ampliamento porterà altra erosione. Certe rinunce sono necessarie”

Il porto

Orietta Colacicco

Massa Carrara, 5 settembre 2024 – Si avvicina l’ora del verdetto per il nuovo Piano regolatore del porto di Marina di Carrara. Ma a che punto siamo? In questi giorni molti sono intervenuti sull’argomento facendo più che altro... confusione. “Vediamo di fare chiarezza – dice Orietta Colacicco, presiente dell’associazione Paladini Apuoversiliesi che da anni si batte per la salvaguardia della spiaggia –. Qualcuno pensa e dà per scontato che il progetto così com’è verrà approvato. Qualcuno dice che il Consiglio superiore dei Lavori pubblici deciderà in funzione del decreto di Vas (Valutazione ambientale strategica), per la verità molto critico tanto da porre diverse condizioni, raccomandazioni, suggerimenti e osservazioni. A noi Paladini Apuoversiliesi risulta che la procedura di Vas sia una cosa, il parere del Consiglio superiore Lavori pubblici un’altra. E arriverà, si dice, fra ottobre e novembre, cioè... domani. La competenza dell’approvazione invece – questa è cosa certa – è del Ministero delIe Infrastrutture e dei Trasporti cioè del ministro Matteo Salvini. Quanto a dire che il progetto di ampliamento sarà approvato con certezza allora per prima cosa bisognerebbe chiedersi quale progetto, quale soluzione progettuale, visto che il parere di Vas chiede perché il piano comprenda 10 diverse soluzioni e l’impatto di ognuna, come chiede il perché dell’errore che porta l’area di influenza delle nuove opere da 500 metri a 3,5 km, tema sollevato con forza nelle osservazioni del Comune di Massa”.

“Un ampliamento del porto – continua Colaicco – porterebbe comunque erosione, questo è chiaro, come era chiaro nel 2002, quando ottenne il parere contrario del Ministero dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Ed era chiaro nel 2015, tanto che di quel progetto non si ebbe più notizia. E’ sempre stato chiaro, lo hanno detto 59 scienziati di tutto il mondo invitati al Forum di Forte dei Marmi, la stessa Autorità Portuale, il professor Pietro Lunardi, già Ministro delle Infrastrutture, lo dicono i docenti universitari di Pisa, che per i Paladini hanno elaborato una relazione tecnica largamente presa in considerazione dai pareri di Vas, i tecnici del Comune di Massa... l’elenco non finisce mai. Ora si è appena aggiunto il professor Enzo Pranzini che ha confermato in una recente riunione che “certamente i porti portano conseguenze sull’erosione”. C’è solo da chiedersi chi vuole essere responsabile di un disastro ambientale ed economico qual è quello che potrebbe verificarsi. Si dice che il porto porterà 7000 addetti. Quando? Quando sarà finito? E’ un buon obiettivo, ma sul litorale apuoversiliese quanti ne spariranno? Perché l’economia turistica che occupa 100.000 addetti sta già soffrendo. Non trovando posto in spiaggia i villeggianti o i turisti sono costretti o a spostarsi più a sud o a cercare altre destinazioni. L’erosione ha già distrutto Marina di Massa e ora è arrivata a Forte. Vogliamo far sparire tutto il litorale? Non credo che i Comuni che vivono prevalentemente o totalmente di turismo possano sopportare questo”.

Ma quali le possibili soluzioni? “Per il nuovo Piano regolatore del porto – afferma la presidente dei Paladini – ci vuole un’altra soluzione, una razionalizzazione, probabilmente dimenticandosi del prolungamento del molo di sopraflutto per le crociere, primo intervento previsto, certamente scatenante dell’incremento di erosione. Anche perché i crocieristi portano poco, non turismo, ma escursionismo, 3-4 ore di sosta per 50 euro di media per persona, come dice Paolo Corchia, presidente degli Albergatori di Forte dei Marmi e consigliere dei Paladini. A fronte di disagio, confusione, rifiuti, rumori. Bisogna fare una vera riflessione, uscire da questo problema subito. Fatto questo poi è necessario concentrarsi tutti sull’erosione che, nel frattempo, avanza e chiedere a che punto e quali sono i progetti di Regione e Comune, e qual è il cronoprogramma del protocollo d’intesa firmato il 28 dicembre 2023 da Regione, Autorità Portuale del Mar Ligure Orientale, Comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi, Montignoso, Massa, Carrara, Province di Massa e di Lucca, Camera di Commercio Toscana Nord Ovest. Certo, ci vogliono i soldi, tanti, milioni e milioni, da chiedere a tutti, anche allo Stato”.