REDAZIONE MASSA CARRARA

Porto "Se aumenta l’erosione daremo battaglia"

I Paladini Apuoversiliesi: "Il via libera del Comune di Carrara al nuovo Piano regolatore conta poco. Le competenze sono dello Stato"

"Il via libera dal Comune di Carrara significa solamente che il piano regolatore del porto è stato approvato dal Comune. Che comunque ha solo competenze dal punto di vista paesaggistico". Lo afferma Orietta Colacicco, presidente dei Paladini Apuoversiliesi, all’indomani dell’approvazione, per puntualizzare come stanno le cose. "Del resto – continua – l’orientamento era emerso nella commissione urbanistica del 18 ottobre, alla quale abbiamo preso parte anche noi, i cittadini e i professori Riccardo Canesi e Riccardo Caniparoli. Va sottolineato però che le competenze per i piani regolatori dei porti sono dello Stato. Il Prp è definito, infatti, ’piano territoriale di rilevanza statale che rappresenta l’unico strumento di pianificazione e di governo del territorio nel proprio perimetro di competenza’, e nella pianificazione di tale perimetro (aree portuali e retro-portuali) ha ’esclusiva competenza’ l’Autorità di sistema che acquisisce il solo parere di Regione e Comune sulla coerenza con la pianificazione delle aree contigue. La valutazione consultiva regionale e comunale su di esso è di mera coerenza con le previsioni degli strumenti urbanistici (per le sole aree di cerniera tra il porto e la città). Il piano regolatore del porto di Carrara è sottoposto a procedura Vas (Valutazione ambientale strategica) ed essendo stato pubblicato, con il Rapporto ambientale sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica il 30 ottobre da quel momento sono decorsi i termini per cui entro 45 giorni chiunque può inviare osservazioni. Vale a dire entro il 14 dicembre".

"Il progetto è molto ampio – spiega la Colacicco – sono 63 documenti e, come aveva anticipato il presidente Sommariva, quasi 1000 pagine. I Paladini Apuoversiliesi sono all’opera dal 30 ottobre e con molte altre associazioni stanno preparando le osservazioni, avendo incaricato esperti di alto livello scientifico. Da quanto ci risulta altre associazioni e cittadini invieranno osservazioni. Dal canto nostro, come abbiamo sempre detto, qualora emergesse che anche per una minima percentuale l’erosione della spiaggia aumenterà o che si produrrà un rischio al Carrione ci opporremo in tutte le sedi possibili. Visto anche che sulla costa apuana non si può più parlare solo di erosione della spiaggia, quella ha storia lunghissima ed e ha ridotto la costa all’osso, ora purtroppo siamo all’esondazione del mare in strada, come si è visto con l’ultimo evento fra il 2 e il 3 novembre, che non sarà più da considerare eccezionale. Attenzione e cautela devono essere altissimi".