"Sono un inguaribile ottimista e penso che il nuovo piano regolatore portuale possa e debba conciliare gli interessi di tutti, del turismo e del commercio". Così l’onorevole della Lega Andrea Barabotti ha riportato la barra al centro sul porto e sui suoi progetti nel corso della presentazione del libro di Cristina Lorenzi ’Il porto di Marina di Carrara una finestra sul mondo’ (Carte amaranto editore) tenutasi in una gremita sede dell’Autorità portuale.
Dopo l’introduzione del libro da parte del giornalista Enzo Millepiedi e dell’autrice, hanno preso la parola il prefetto Guido Aprea e lo stesso Barabotti. Se il prefetto per confermare l’importante ruolo sociale del porto, del tutto inserito nel tessuto di Marina, ha voluto porre l’accento sul nuovo capitolo dei migranti, sottolineando come l’intera collettività sia aperta all’accoglienza, Barabotti ha voluto parlare del nuovo piano regolatore che dovrà conciliare ambiente e industria e ha annunciato un’interrogazione della Lega in Regione Toscana perché si dia gambe ad accordi e protocolli. "Le sfide del futuro sono i progetti che rispondono alle varie esigenze – ha dichiarato il parlamentare del Carroccio – e sono convinto che nel 2024 si possano affrontare. Si costruiscono isole ex novo in mezzo al mare, non posso credere che non si riesca a tutelare una costa. Sarebbe un’offesa ai progettisti italiani". Barabotti si è spinto oltre sostenendo che non si debba pensare a un ampliamento, ma a una diversa razionalizzazione dello scalo. "Il prg, che ha già avuto il nulla osta politico del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e sta attendendo il placet del Consiglio superiore dei lavori pubblici, previsto per il nuovo anno, ha già affrontato – ha proseguito Barabotti – un percorso non banale nei vari uffici. Voglio ricordare che il nostro Paese, per quanto riguarda i permessi, è all’avanguardia. Magari per un progetto ci si mette qualche mese in più, ma alla fine sono garantite tutte quelle tutele per l’ambiente e la sicurezza.
Alla fine saremo sicuri che tutti gli interessi saranno rappresentati. La progettazione è stata una fase lunga e costosa, ma i vari studi sono a garanzia di un impatto minimo, se non addirittura assente. Più volte ho parlato con l’ex presidente Mario Sommariva che mi ha sempre rassicurato che addirittura ci sarà un impatto positivo sull’erosione costiera. Il dato di fatto è che il porto, non essendo un golfo naturale, è stato determinante sull’erosione. Dobbiamo capire come riportare equilibrio sulla costa e dove trovare le risorse. La Regione è l’ente competente sull’equilibrio di costa e va chiusa la progettazione definitiva che vada oltre l’area tra Lavello e Frigido. Anche a livello nazionale ci sono altri porti che hanno impatto sull’erosione: quello che vorrei fare è, preso atto che la causa c’è stata e va gestita, capire come le istituzioni si impegnino a livello nazionale per ristabilire tale equilibrio. Per quanto ci riguarda l’impegno sarà massimo per concretizzare quel protocollo fra i Comuni per il ripascimento che non rimanga una lettera morta".
La Lega presenterà un’interrogazione in Regione per capire da dove vengano le risorse anche sulle misure di compensazione richieste dal Comune di Massa. "Il masterplan non è ancora alla progettazione definitiva e dovrà essere allineato al nuovo Prp".