CRISTINA LORENZI
Cronaca

Porto, territorio unito. Piano regolatore e nuovo presidente le priorità dello scalo

Avanti tutta con il Prp guardando con favore all’ipotesi toscana. Gli obiettivi emersi dall’incontro plenario a Palazzo Ducale

Porto, territorio unito. Piano regolatore e nuovo presidente le priorità dello scalo

L'incontro organizzato dal presidente della Provincia Gianni Lorenzetti

Carrara, 22 ottobre 2024 – Portare a casa la partita del piano regolatore, individuare un presidente dell’Autorità portuale che sia del nostro territorio e poi pensare all’ingresso in Toscana. Così il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti ha sintetizzato la posizione apuana sulla intricata vicenda del porto di Carrara. Ieri ha convocato a Palazzo Ducale un incontro per discutere sul futuro del porto che ha visto la partecipazione di tutti gli attori istituzionali: parlamentari, sindaci, associazioni datoriali di categoria e sindacati. "Sono emersi spunti significativi – dice Lorenzetti – e sarà nostro compito tracciare una sintesi che sia la base per i prossimi mesi. Uno degli argomenti più discussi è stato il ruolo del porto di Livorno e l’opzione prevalente è stata quella di guardare con favore all’ipotesi Toscana, anche se siamo consapevoli che il percorso sarà lungo". Pertanto Lorenzetti punta in primis al nulla osta per il piano e poi pretendere un presidente dell’Autorità che sia del nostro territorio. "Il nostro territorio chiede una maggiore attenzione nella gestione dell’Autorità portuale. Non possiamo accettare una governance sbilanciata verso un solo territorio. Carrara e La Spezia, laddove dovessero continuare a stare insieme, devono trovare un accordo che garantisca una rappresentanza equa tra le due province. Ora abbiamo il compito di tradurre queste riflessioni in un documento concreto, che rappresenti l’inizio di un percorso lungo e complesso".

Intanto l’onorevole della Lega Andrea Barabotti, che ha lanciato per primo l’idea di passare in Toscana esulta per il seguito che la sua proposta ha avuto. "Positivo che tutte le parti, istituzionali, datoriali e sociali, abbiano partecipato al tavolo per fare squadra e rendere la nostra provincia e il suo porto sempre più centrali nella strategia di sviluppo regionale e nazionale. Molte le voci a favore della nuova collocazione del porto di Marina nel bacino toscano. I dubbi sollevati da qualcuno sono legittimi e su questo possiamo rassicurare tutti. L’iter di approvazione del nuovo piano regolatore portuale non subirà stop o rallentamenti e procederà cercando di contemperare le aspettative di tutti i soggetti, portuali, istituzionali e territoriali".

Per Andrea Figaia della Cisl bisogna prima chiudere il Prp. "Abbiamo avuto le più ampie garanzie, ma non sarebbe la prima volta che il progetto salta. La mia paura è che tutto questo polverone sia uscito ora per penalizzare il piano. Il passaggio a Spezia o Livorno non è un tema. E’ necessaria una legge dello Stato. Per ora stiamo con La Spezia, ma si tratta di capire chi sarà il presidente. Dobbiamo parlare del piano e un minuto dopo pensare alla governance. Le domande per la presidenza sono tante, sceglieremo fra quelle".