REDAZIONE MASSA CARRARA

Post Colonia, chiusura con il botto: "Piantati i semi per futuri scenari"

Gran finale domenica alla Torre Marina per il festival dedicato ad architettura e immaginari in transizione. Angelotti: "Accoglienza immensa e intensa, visitatori anche da fuori regione. Numeri importanti".

Alcuni dei momenti più significativi del festival Post Colonia a Marina di Massa

Alcuni dei momenti più significativi del festival Post Colonia a Marina di Massa

Il festival Post Colonia, che ha acceso il lungomare di Marina di Massa dal 6 al 13 aprile ha fatto registrare migliaia di presenze, con visitatori che sono giunti da fuori regione e anche dall’estero. "Una partecipazione così numerosa della cittadinanza al festival realizzato nell’ex Torre Fiat dimostra quanto la memoria collettiva possa attivare nuovi immaginari – ha commentato il sindaco Francesco Persiani – Rigenerazione urbana, per noi, significa restituire spazi e senso alle comunità. Grazie al Festival per aver reso possibile questo dialogo con la città". Le attività sono state davvero tantissime e trasversali, tecniche e meno tecniche. Ludiche, culturali e naturalistiche: tutte nel nome del futuro che nasce e si plasma dalle esperienze del passato.

"Tutte le attività che abbiamo messo in campo e offerto alla cittadinanza sono state apprezzate – ha spiegato soddisfatta Martina Angelotti, co-direttrice artistica insieme a Emanuele Guidi del festival Post Colonia – Tante le occasioni speciali, le conferenze e le passeggiate, alcune delle quali si sono svolte nonostante il cattivo tempo. A testimonianza di un grande apprezzamento da parte delle persone". E poi naturalmente c’è da sottolineare il grande gradimento per le visite alla torre, simbolo indiscusso e protagonista della kermesse: instagrammabile e richiamo ideale. Come un faro sempre puntato sulle “architetture e immaginari in transizione“ sui quali l’iniziativa è stata sapientemente costruita. "Le persone sono venute facendo registrare numeri importanti, nell’ordine di molte migliaia, tutti i giorni – ha proseguito – Anche i pranzi e le cene sociali si sono svolti in un clima di grande partecipazione. Abbiamo inoltre registrato una grande fiducia nel format da parte delle persone, che si sono riversate sicure di trovare contenuti interessanti".

"Con un risultato così, naturalmente faremo un pensiero a una prossima edizione. Anche perché – spiega Angelotti – oltre all’aspetto dell’accoglienza, che è stata immensa e intensa, abbiamo potuto piantare semi che in futuro sarà bello poter sviluppare. Ci sono molti fattori da valutare, lo sforzo per ’disegnare’ il programma ma anche quello economico e di risorse umane è stato importante. Molte persone sono venute da fuori regione. Partivamo già, grazie alle nostre attività e reti di contatti che sono internazionali, da una buona base. Molti amici, colleghi ed esponenti del mondo dell’arte sono venuti in visita a Post Colonia". La torre insomma, luogo simbolico sotto tanti punti di vista per il territorio apuano e la sua storia, è stata osservatorio privilegiato lungo una settimana in cui c’è stata l’occasione di vivere in modo nuovo la zona del litorale e riflettere – a partire dall’eredità fisica e simbolica delle colonie – sul contesto urbano, ambientale e socio-economico del territorio.

Irene Carlotta Cicora