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Cronaca

Prelievo multiorgano all’ospedale Apuane: due vite salvate

Attraverso la tecnica della circolazione extracorporea il team ha garantito la funzionalità degli organi dopo il decesso del paziente, rendendo possibile il trapianto. La collaborazione tra Asl Toscana Nord Ovest e Fondazione Monasterio

Una donazione di organi all’ospedale Apuane. Nella foto, oltre alle équipe, il direttore di Anestesia e Rianimazione Stefano Antonelli (di fianco) e il coordinatore procurement del Noa Giovanni Bassi

Una donazione di organi all’ospedale Apuane. Nella foto, oltre alle équipe, il direttore di Anestesia e Rianimazione Stefano Antonelli (di fianco) e il coordinatore procurement del Noa Giovanni Bassi

Massa, 14 gennaio 2025 – Un gesto di generosità e un esempio di eccellenza sanitaria. Il 7 gennaio scorso, all’ospedale Apuane di Massa, la collaborazione tra l’Azienda Usl Toscana nord ovest e la Fondazione Monasterio ha permesso la realizzazione di un prelievo multiorgano che ha dato nuova speranza di vita a due pazienti in lista d’attesa per un trapianto.

Il processo di donazione ha avuto origine dalla segnalazione del potenziale donatore da parte della struttura di Terapia intensiva, diretta da Stefano Antonelli, al coordinamento ospedaliero per il procurement, guidato da Giovanni Bassi. Fondamentale è stata la “volontà donativa” espressa dai familiari del donatore, che hanno trasformato una perdita dolorosa in un atto di straordinaria solidarietà.

Un ruolo cruciale è stato poi svolto dal Team Ecmo mobile dell’ospedale del Cuore di Massa, guidato da Paolo Del Sarto. Attraverso la tecnica della circolazione extracorporea, il team ha garantito la funzionalità degli organi dopo il decesso del paziente, rendendo possibile il trapianto.

“L’evento - sottolinea Stefano Antonelli, direttore della Terapia intensiva di Massa - è significativo sia per gli aspetti etici sia per la dimostrazione della capacità dei nostri operatori di collaborare con successo con altri professionisti del settore trapianti”.

Serena Paolini, responsabile dei percorsi donativi presso la Terapia intensiva apuana, ha aggiunto: “Questi risultati sono prima di tutto il frutto del senso etico dei nostri cittadini e delle loro famiglie. Il nostro pensiero va alla famiglia del donatore, che merita un ringraziamento speciale per il gesto di grande umanità”.

Paolo Lopane, coordinatore delle attività di donazione e trapianto per l’Azienda Usl Toscana nord ovest, ha evidenziato: “La Terapia intensiva dell’ospedale Apuane si distingue da sempre per la sensibilità verso il programma della donazione controllata. Questo successo è il risultato dell’impegno di tutti i professionisti coinvolti”.

Il direttore sanitario dell’Azienda USL Toscana nord ovest, Giacomo Corsini, ha espresso la propria gratitudine: “Ringraziamo il personale per la tempestività e la professionalità dimostrata. Ma soprattutto siamo riconoscenti ai familiari del donatore, che con il loro gesto hanno offerto speranza a chi ne aveva bisogno”.