Beffa del Primo Maggio per i lavoratori dell’edilizia: riceveranno l’assegno di anzianità professionale soltanto a festa passata, una settimana dopo dei colleghi di altre province. A denunciarlo è il delegato Feneal Uil di settore, Luigi Grossi, che attacca la cassa edile di Massa Carrara colpevole di aver disposto il pagamento per il 5 maggio, come minimo: ""Altro che festa dei lavoratori. Nonostante l’emergenza, pur conoscendo le difficoltà economiche degli operai, la cassa edile di Carrara non ha deliberato il pagamento del cosiddetto premio Ape, che sarebbe poi l’assegno per l’anzianità personale per il Primo Maggio, come invece dovrebbe essere. Una vera e propria beffa per tante famiglie che non avranno in banca qualche risorsa in più per festeggiare con le persone amate. Stiamo parlando dell’Assegno professionale edile che viene erogato ogni anno in occasione del Primo Maggio – continua Grossi -. Un assegno integrativo che si matura con 2.100 ore denunciate nel biennio precedente l’anno di liquidazione. Somme che fanno comodo e che si aspettano per un anno intero per rimpinguare stipendi sudati con grande fatica e sacrificio, certo non le retribuzioni da favola di qualche dirigente di vertice. Ed è un assegno dall’enorme valore simbolico, proprio perché viene rilasciato in occasione della festa internazionale dei lavoratori". Questo hanno fatto altrove ma non a Massa Carrara: "Abbiamo fatto un controllo alle altre casse edili e al massimo hanno versato le somme il 28 aprile. Tranne la nostra cassa edile provinciale che ha disposto di versarlo il 5, 6 o 7 maggio. Si continua a non rispettare i lavoratori che aspettano con ansia quell’assegno integrativo. Una vera vergogna che rovina la festa a tante famiglie".