Alcuni degli organizzatori (foto Pasquali)
Villafranca (Massa Carrara), 14 maggio 2019 - Un albero per una canzone. E una canzone per un albero. Domenica alle 18, nella Selva di San Genesio a Filetto, l’amministrazione comunale di Villafranca inaugurerà 13 targhe con i titoli di altrettante canzoni vincitrici del Premio Lunezia. Alle canzoni che hanno segnato la storia del Premio Lunezia verranno intitolati 13 alberi di castagno scelti nella suggestiva Selva. «Canzoni tra gli alberi» sarà il titolo del percorso che motiverà, di albero in albero, le ragioni poetiche ed emozionali delle tante canzoni protagoniste al Premio Lunezia dal 1996 a oggi. La Selva, luogo storico e punto nevralgico delle attività turistiche e culturali del Comune di Villafranca in Lunigiana ha sempre avuto un legame speciale con la musica, in particolar modo negli anni ’70 e ’80 quando era il palcoscenico della Lunigiana, ospitando diversi concerti. In estate il legame verrà rinsaldato da un nuovo progetto in collaborazione con il patron del Premio Lunezia, Stefano De Martino.
L’idea arriva da Raffaele Giraldi, già ideatore e organizzatore del premio villafranchese «Leon d’Oro», il percorso verrà arricchito di nuove canzoni anno dopo anno. «Canzoni tra gli alberi» vuole avere una prerogativa anche dal punto di vista ambientale e di riqualificazione della Selva: dopo tanti anni è infatti ricominciata la ripiantumazione dia alcuni castagni, al posto di quelli seccati. L’iniziativa, inoltre, segnerà l’inizio di una collaborazione tra il Patron De Martino e la giunta del sindaco Filippo Bellesi, che porterà a una serata di musica e cultura, sempre nella cornice del castagneto, nei giorni di San Genesio: un salotto letterario con protagonista un artista vincitore delle scorse edizioni del Premio Lunezia.
Ecco le prime 13 canzoni e i relativi autori che saranno abbinati a 13 alberi della Selva di Filetto: «Mille giorni di te e di me», Claudio Baglioni (Premio Lunezia 2003); «Smisurata preghiera», Fabrizio De André (Lunezia 1997); «Parole senza musica», Loredana Danghera - Gaetano Curreri (Sigla Premio Lunezia); «Giudizi universali», Samuele Bersani, (Lunezia 1998); «Le rose blu», Roberto Vecchioni (Lunezia 2013); «Lo sai da qui», Giuliano Sangiorgi dei Negramaro (Lunezia 2017); «Costruire», Niccolò Fabi (Lunezia 2012); «Guardastelle», Pino Romanelli - Bungaro (Lunezia 2004); «Mentre dormi», Max Gazzè (Lunezia 2011); «La libertà», Marco Masini (Lunezia 2004); «Musica moderna», Ivano Fossati (Lunezia 2009); «Non ci sono anime», Antonello Venditti (Lunezia 2012); «Cinque giorni», Michele Zarrillo - Vincenzo Incenzo (Lunezia 1998).