Premio Mercurio d’argento. Cala il sipario sulla kermesse. Matteoli vince tra gli emergenti

Gran finale sabato sera con la Henry Mancini Celebration e la consegna dell’ambita statuetta. L’assessore Garau: "Tante emozioni, siamo soddisfatti per questa sesta edizione dell’evento".

Premio Mercurio d’argento. Cala il sipario sulla kermesse. Matteoli vince tra gli emergenti

Gran finale sabato sera con la Henry Mancini Celebration e la consegna dell’ambita statuetta. L’assessore Garau: "Tante emozioni, siamo soddisfatti per questa sesta edizione dell’evento".

Cala il sipario sul Premio Mercurio d’Argento 2024, giunto alla sua sesta edizione e nato dalla volontà dell’amministrazione comunale di rendere Massa un punto di riferimento nel rapporto tra la musica e l’immagine. Sabato sera in piazza Aranci è andata in scena la serata conclusiva, sul palco l’attrice e madrina della kermesse Gaia De Laurentiis e Massimo Privitera. Un gran finale con l’esibizione dell’Ensemble strumentale dell’Orchestra Italiana del Cinema, il maestro Marco Tiso e il cantante Walter Ricci, in occasione dell’evento “Henry Mancini Celebration“. Tra gli ospiti la cantante Arisa. Nell’occasione è avvenuta anche la premiazione di Pietro Matteoli, vincitore del concorso per compositori emergenti, che ha ricevuto la statuetta del Mercurio.

Ennio Morricone, Mogol, Henry Mancini. Sono stati loro i protagonisti dell’evento che ha animato il centro storico tra il 21 e il 24 agosto. Appuntamenti dedicati alla musica, un concorso per compositori emergenti e workshop formativi con alcuni dei più importanti compositori del panorama cine-musicale hanno intrattenuto il pubblico. In piazza Betti durante la prima serata un documentario didattico sulla storia della musica del cinema, a cura degli autori Massimo Privitera e Marco Testoni, ha messo in vetrina sequenze cinematografiche e temi che hanno fatto la storia della musica. Una serata, poi, alla scoperta di Morricone con l’Ensemble Simphony Orchestra, aperta dal giovane pianista massese Giuseppe Giovannini sulle note del Notturno di Chopin. Un viaggio tra le melodie rimaste nella memoria collettiva di generazioni fatto di parole, suggestioni e performance solistiche che hanno guidato lo spettatore nei decenni che hanno reso grande il cinema e la musica italiana e internazionale. Il 23 agosto è stata la volta di “Mogol racconta Mogol”, con la partecipazione di Mogol, voce Monia Angeli, il pianista Stefano Nanni e il chitarrista Riccardo Cesari. Una narrazione appassionata unita all’interpretazione delle indimenticabili canzoni di Lucio Battisti e non, in cui anche il pubblico intonava “Mi ritorni in mente”, “La canzone del sole” e tante altre. L’ultima serata un tributo a Henry Mancini con l’Ensemble strumentale dell’orchestra italiana del cinema, voce Walter Ricci, arrangiamento e direzione Marco Tiso, supervisione artistica Stefano Cenci, regia video e contenuti immersivi di Carlo Barbalucca. "Emozioni nelle serate dedicate a tre grandi Maestri della musica. Venerdì Mogol si è raccontato e ha emozionato tutti facendo cantare la piazza. Tanta soddisfazione per questa sesta edizione", dice soddisfatta l’assessore Giorgia Garau.