REDAZIONE MASSA CARRARA

La denuncia di un ex primario: “Prenotata una risonanza, uscito con una lastra semplice”

La disavventura sanitaria del medico Giuseppe Agrimi per una prenotazione errata al Cup. La scoperta un mese dopo alla visita a Fivizzano. “Rivolto al privato, ma non tutti possono farlo”

Risonanza magnetica (foto di repertorio)

Risonanza magnetica (foto di repertorio)

Marina di Carrara (Massa Carrara), 15 novembre 2024 – Va al Cup per prenotare una risonanza magnetica e si ritrova un mese dopo a Fivizzano con la prenotazione di una semplice lastra. Il malcapitato è, sorpresa delle sorprese, proprio un medico, Giuseppe Agrimi, ex primario di Psichiatria a Sarzana, che trovatosi nei panni del paziente ha potuto verificare con mano “la scarsa organizzazione” che lo ha portato a questo malinteso.

“Ho deciso di segnalare l’accaduto perché al mio posto sarebbe potuto esserci un altro, per esempio un pensionato che fatica ad arrivare a fine mese e che, perciò, una situazione del genere avrebbe rappresentato un gravissimo disservizio e disagio”. Entrando nello specifico della situazione Agrimi dice: “Ho avuto un incidente il 22 settembre mi sono fratturato una vertebra, lo scorso 8 ottobre mi sono recato al Cup di Marina di Massa dove mi è stato dato appuntamento per una risonanza magnetica a Fivizzano il 14 novembre (ieri per chi legge, ndr). Arrivato nel comune lunigianese l’amara scoperta: era stata prenotata una lastra al posto della risonanza. Alla fine ho deciso di rivolgermi ad uno studio privato perché non avrei potuto procastinare ulteriormente”.

E poi aggiunge: “Però penso a tutte quelle persone che in primis non hanno le possibilità economiche per riparare ad un errore di questo tipo e che quindi non hanno gli strumenti per rivolgersi ad una struttura privata. Come devono fare quelle persone? Il problema risiederebbe “nei tagli sull’organizzazione sanitaria, che poi ricadono sulla gestione dei servizi. Sono indignato, nel tempo ho fatto diverse battaglie perché la sanità fosse a misura di cittadino”.