REDAZIONE MASSA CARRARA

Montignoso, centinaia di figuranti e 35 capanne per lo storico presepe vivente

“Una festa che unisce tutta la parrocchia” e che si ripete al Cinquale da oltre trent’anni

I figuranti del presepe vivente

I figuranti del presepe vivente

Montignoso (Massa Carrara), 24 dicembre 2024 – Centinaia di figuranti, 35 capanne, per uno spettacolo davvero unico, che ormai da oltre trent’anni si ripete al Cinquale, nel terreno adiacente alla chiesa di San Giuseppe Artigiano. “Un momento di grande unione – ha detto il sindaco Gianni Lorenzetti – di tutta la comunità e non solo. In migliaia vengono a trovarci per vedere questa rappresentazione della Natività che ogni anno si arricchisce di novità. Un piacere per l’amministrazione dare in comodato d’uso gratuito questo terreno, che la parrocchia sta utilizzando in maniera egregia. Ci tengo a ringraziare anche i figuranti, persone che il giorno di Natale si alzano dal tavolino per venire a fare questa rappresentazione, che nei mesi successivi si impegnano per un bene comune. Il loro ringraziamento sarà sicuramente suggellato dalle tante persone che verranno anche quest’anno a vedere il Presepe. Vi aspettiamo alla rappresentazione”.

Stasera la Natività sarà presente alla messa delle 23,30, poi la vera rappresentazione si terrà domani dalle 16,30 alle 19. Si ripeterà il 26, il primo gennaio, il 5 e l’Epifania, solito orario. Sono attese migliaia di presenze, anche da fuori: il Presepe di Montignoso è cresciuto negli anni sapendo attirare molti appassionati. Dal fabbro al calzolaio, passando per il pescatore: tanti i mestieri che verranno proposti. “Il nostro non è solo un aspetto liturgico – ha detto don Maurizio Iandolo, parroco della chiesa del Cinquale –, ma una rievocazione dei mestieri di una volta. Crediamo che il Presepe sia un punto di comunità, frutto di una preparazione che va avanti durante l’anno. Il lavoro che c’è dietro è molto grande, lo consideriamo a tutti gli effetti un bene del comune. Crediamo che la cristianità sia un atto d’amore: noi rivivremo insieme quello che è stato vissuto ai tempi del Signore. Non possiamo che ringraziare – ha concluso il parroco – il Comune che ci fa gestire questo terreno nel modo migliore”.

Il presepe del Cinquale, riproponendo al visitatore, uno spaccato della vita e dei mestieri della Betlemme al tempo di Gesù, è curato nei minimi particolari e ciò comporta un lavoro di allestimento meticoloso e impegnativo: saranno infatti anche gli animali e alcune attrazioni specifiche per i bambini. Per chi vuole sarà possibile degustare alcuni prodotti tipici. “Quindi comprenderete anche l’enorme sforzo che la parrocchia fa – racconta Fabio Del Giudice –, gli animali restano qui fino al 7 gennaio, con quello che ne consegue per tenerli al meglio”. Nelle edizioni precedenti sono arrivati al Cinquale visitatori da varie parti della Toscana.

AM