REDAZIONE MASSA CARRARA

Presepe vivente di San Francesco. La magia della Natività al Piagnaro nel segno della tradizione di Greccio

E’ prevista per oggi l’ultima esibizione al castello. L’assessore Cavellini: "Lanciamo un messaggio di pace"

La Natività del Presepe vivente del Piagnaro (. foto di Massimo Pasquali

La Natività del Presepe vivente del Piagnaro (. foto di Massimo Pasquali

E’ il momento in cui gli adulti possono ritornare bambini tuffandosi nel mondo magico e meraviglioso del Natale alla ricerca di nuove storie da raccontare attraverso la teatralità del "Presepe vivente di san Francesco" al castello del Piagnaro. Ieri è andata in scena la prima uscita, dopo l’annullamento dell’esordio il giorno di santo Stefano per motivi di forza maggiore. Una rappresentazione interattiva che prende spunto dalla prima Natività realizzata a Greccio nel 1223 dal poverello di Assisi. Il santo su concessione di Papa Onorio III fece celebrare la messa di mezzanotte invece che all’interno di una chiesa in una grotta sistemando in una mangiatoria Gesù bambino con Giuseppe e Maria, riscaldati da un bue e da un asino. Quello francescano era ispirato dai temi della predicazione francescana. Chi è salito al castello ha avuto l’opportunità di scoprire la magia del presepe vivente in questa versione. Il borgo antico si è popolato di figuranti in abiti d’epoca che interagiscono con i visitatori e raccontano loro storie. Al termine di un percorso a tappe nel mastio si incontrano Giuseppe e Maria in adorazione del Bambinello. Volutamente scarna la natività francescana. Le persone che interpretano i vari personaggi non hanno esperienza di recitazione, ma sono persone che hanno intrapreso un percorso di preparazione spirituale all’interno del gruppo ’Dopo Cresima di San Colombano’ (già San Francesco fuori le mura) col benestare dell’Unità Pastorale Città di Pontremoli. L’allestimento del Presepe è da sempre mirabilmente curato dai volontari della Pro loco di Pontremoli mentre l’Amministrazione comunale mette ha a disposizione la location del Castello. Collaborano al fine di migliorare l’accoglienza dei visitatori del Presepe: il gruppo storico Compagnia del Piagnaro, la Pro loco Borgo del Piagnaro – Mani e Ment e l’associazione ’I mestieri di Ponticello’. La rappresentazione è un vero e proprio lavoro teatrale con prove e regia a guidare un plotone di figuranti e veri attori. Insieme all’aspetto religioso c’è il folclore della vita medievale con le prove di tiro con l’arco per i bambini e i moniti dei personaggi che parlano.

"La finalità è la trasmissione del messaggio di pace e serenità universali, proprio della religione cristiana, attraverso professioni e opere che hanno fatto crescere per secoli queste comunità montane in una sintonia operativa e soprattutto in una reciproca solidarietà, che oggi si sta un po’ disperdendo", commenta la vicesindaca e assessora al turismo Clara Cavellini. Nella giornata di oggi l’ultima esibizione del presepe vivente dalle 15.30 alle 19.30 con ingresso a gruppi scaglionato ogni 15 minuti circa con gruppi di massimo 25 persone.

Natalino Benacci