ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

"Presunto danno erariale": partito l’esposto

L’ingegner Carlo Milani ha presentato alla Corte dei Conti un esposto con il quale si chiede di verificare se c’è...

L’ingegner Carlo Milani ha presentato alla Corte dei Conti un esposto con il quale si chiede di verificare se c’è stato un presunto danno erariale in tre procedimenti legali attivati dalla Provincia. "La Provincia – scrive – in seguito ad un contenzioso di natura economica insorto con la Regione dopo l’evento alluvionale del 2014 a Marina di Carrara relativamente a vari lavori di sistemazione idraulica sul Carrione, lavori finanziati dalla Regione e come ente attuatore la Provincia, si rivolse nel 2015 ad uno studio legale associato esterno. Presumibilmente su suggerimento di tale studio legale la Provincia non si oppose alle pretese della Regione e non consultò al riguardo né i suoi organi tecnici né i professionisti da lei incaricati ed anziché cercare di risolvere con la Regione tale contenzioso verificandone la reale consistenza ed attendibilità, sempre senza convocare i professionisti incaricati della progettazione e direzione lavori, attivò varie cause di risarcimento danni contro gli stessi professionisti da lei nominati nonché contro le Imprese esecutrici dei lavori e i collaudatori dei lavori stessi".

"Sempre a carico delle casse provinciali nel 2017 – prosegue – al fine di approfondire le problematiche tecniche insorte furono poi nominati alcuni consulenti i quali anch’essi non si interfacciarono con i professionisti incaricati né con i tecnici provinciali. Delle tre cause adite due, in Tribunale di Massa , si sono concluse negativamente per la Provincia mentre la terza ( un arbitrato indetto 14 anni dopo la fine dei lavori nei confronti del sottoscritto) è ancora pendente alla Corte di Appello di Roma dopo che il collegio arbitrale all’unanimità ha dichiarato improcedibile tale arbitrato e dopo che la Provincia ha impugnato tale lodo. La relativa sentenza sarà emanata solo nel febbraio 2027. E’ significativo che la perizia adita dalla Provincia non è mai stata presa in considerazione nelle cause giudiziarie in quanto gli organi competenti (Tribunale e Collegio) prima ancora di arrivare al confronto tecnico hanno dichiarato la sopravvenuta incompetenza provinciale in tali cause".

Andando nel dettaglio l’ingegnere afferma che in base alla corposa documentazione disponibile (determine dirigenziali, sentenze del Tribunale e del collegio arbitrale, decreti del presidente della Provincia e delibere del consiglio provinciale) risulta, salvo prova contraria, "che questa strategia di cause ad oltranza come unica alternativa ha fruttato alle finanze pubbliche la perdita, salvo errore, di 271.947,85 euro senza alcun ritorno e tale cifra molto probabilmente lieviterà ancora in appello. Va detto inoltre che non è certo una considerazione trascurabile, che in nessuno dei lotti impropriamente tirati in ballo si è verificato il benché minimo problema".