Prete aggredito in Congo. Solidarietà a don Modesto

E’ ferito ma non grave l’ex sacerdote di Avenza, Quercioli e della Valle del Taverone

Prete aggredito in Congo. Solidarietà a don Modesto

Prete aggredito in Congo. Solidarietà a don Modesto

Ha provocato sgomento la notizia dell’aggressione subita dal sacerdote don Modesto Habinsuti Subwanone, appartenente alla diocesi di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo dopo essere stato per anni nella nostra diocesi. Secondo le prime ricostruzioni, don Modesto è stato avvicinato da alcuni sconosciuti che lo hanno derubato e percosso, tanto da fargli perdere i sensi: trasportato in ospedale fortunatamente non risultano gravi conseguenze per l’accaduto, ma tanto è stato lo spavento per un episodio che in quelle terre è purtroppo frequente, vista la presenza incontrollata di bande armate, soprattutto nella zona di confine con il Rwanda. Don Modesto era tornato in Africa per continuare l’opera di dialogo e di pace portata avanti dall’ambasciatore italiano Luca Attanasio, ucciso il 22 febbraio 2021 durante un attentato mentre viaggiava sul convoglio del Programma alimentare mondiale con esponenti della missione dell’Onu per la stabilizzazione della Repubblica Democratica del Congo: con lui persero la vita il carabiniere della scorta Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo che li accompagnava. Ad un anno dalla morte dell’ambasciatore Attanasio, don Modesto aveva partecipato alla messa nella Cattedrale di Massa, a sottolineare il legame di collaborazione e di stima con il diplomatico che si era speso fino all’ultimo per la cooperazione e la pace.

Per diversi anni don Modesto ha compiuto il suo servizio sacerdotale nella parrocchia di San Pietro ad Avenza, successivamente nel Santuario dei Quercioli, a Massa, e ultimamente nelle parrocchie della Valle del Taverone, in Lunigiana. I confratelli sacerdoti e i fedeli delle parrocchie che don Modesto ha servito si stringono nella preghiera in questo momento difficile.