La strada verso la realizzazione del primo lotto della variante Aurelia, dal Canal Magro a via del Papino è sempre più in discesa. Un’opera che sarà realizzata da Anas per circa 45 milioni di euro, con finanziamenti dal Fondo di sviluppo e coesione e altre risorse che devono arrivare dal Ministero delle infrastrutture. Il 21 ottobre, infatti, la Commissione Tecnica per la Valutazione di Impatto Ambientale aperta al tavolo del Ministero dell’ambiente ha rilasciato il parere obbligatorio. Ed è positivo, come conferma il deputato di Fratelli d’Italia, Alessandro Amorese, che proprio domenica scorsa ha incontrato alcune persone del comitato di Turano nell’ambito di un’iniziativa sul territorio. "Il procedimento non è ancora concluso – evidenzia Amorese – e si attende anche il parere del Ministero della cultura a cui sta per essere trasmessa la nota di richiesta da parte del Ministero dell’ambiente. Una volta completato tutto l’iter sarà adottato il conclusivo provvedimento di Valutazione di impatto ambientale. A ogni modo sappiamo che il parere della Commissione tecnica di Via è positivo".
Un documento comunque complesso, delineato in 79 pagine, ma a ogni modo secondo la commissione tecnica, cercando di sintetizzare, sono stati sviluppati ed eviscerati tutti i livelli di trattazione dei possibili impatti ambientali, diretti e indiretti, su breve e lungo termine, mostrando una sostanziale adeguatezza dell’opera che non avrebbe, quindi, impatti ambientali significativi, negativi e permanenti e andrebbe anzi a migliorare la vivibilità della zona. Si riprende anche il recente parere rilasciato dalla Regione Toscana, anticipato nelle scorse settimane dalla Nazione, per arrivare infine a esprimere un parere favorevole sulla compatibilità ambientale del progetto definitivo sul primo lotto della Variante Aurelia, a patto che siano rispettate alcune condizioni ambientali, in particolare quelle previste proprio dal parere della Regione, e una verifica positiva anche sulla conformità del piano di utilizzo delle rocce e terre da scavo.
La durata stimata per la realizzazione di questa parte del progetto è di 630 giorni, suddivisa in 5 fasi. Si parte dalla bonifica bellica e dall’allestimento dei cantieri sui vari tratti, oltre allo spostamento dei sottoservizi. La seconda fase inizia con la demolizione di tutto ciò che interferisce con il tracciato, comprese alcune abitazioni, e a realizzare la rotatoria davanti all’Opa, via delle Jare, la terza rotatoria, una parte del rilevato stradale e il nuovo ponte sul Canal Magro. La terza fase prevede la demolizione della stazione di servizio di carburanti in via Pellegrini, con relativa bonifica, e la realizzazione della nuova rotatoria, il nuovo sottopasso di via della repubblica, il secondo ponte sul Canal Magro. Nella quarta fase, altre demolizioni, la seconda rotatoria, la realizzazione del sottopasso di via Due Madonne e del muro antideragliamento. Nell’ultima fase le opere di completamento e l’apertura al traffico.