MONICA LEONCINI
Cronaca

Processo alluvione di Aulla Pugno duro della Procura

Chiesti 5 anni e 4 mesi per l’ex sindaco Barani, oltre 8 per il ’collega’ Simoncini. L’ipotesi di reato omicidio e disastro colposi: in 11 sono in attesa di giudizio.

Processo alluvione di Aulla Pugno duro della Procura

Mano dura della Procura che chiede 5 anni e 4 mesi per l’ex sindaco di Aulla Lucio Barani per l’alluvione di Aulla del 2011. Non va bene per il collega ex primo cittadino della città Roberto Simoncini: la richiesta è di 8 anni e 9 mesi. Anche per i tecnici e dirigenti della Provincia Giovanni Menna, Gianluca Barbieri e Stefano Michela la richiesta del Pm Marco Rappelli è di 5 anni e 4 mesi di reclusione. Gli altri a processo sono l’ex vicesindaco Gildo Bertoncini, Giovanni Chiodetti, l’ex assessore comunale alla Protezione civile e dirigenti ed ex dirigenti del Comune di Aulla Franco Testa, Giuseppe Lazzerini e Mauro Marcelli e Ivano Pepe.

Sono accusati, a vario titolo, di omicidio e disastro colposo: nella indagine la Procura ha puntato il dito sul piano di protezione civile del Comune di Aulla, il funzionamento della cassa di espansione di Chiesaccia e la costruzione di nuove case all’interno dell’alveo del fiume.

Una ferita ancora aperta per un territorio che fatica a rialzarsi, fra cantieri, progetti e scuole ’inscatolate’ nei container. Ieri mattina nel corso dell’udienza davanti al giudice Valentina Prudente, il pm ha portato avanti una requisitoria di circa 3 ore prima di fare le sue richieste che gravano sul destino degli 11 imputati dell’alluvione avvenuta nel 2011.

Adesso la parola passerà alla schiera di avvocati della difesa, pronta a relazionare su quanto accaduto con arringhe che punteranno a scagionare tutti gli imputati alla sbarra. Un processo che è durato oltre 11 anni anni, anche a causa del gran numero di testimoni chiamati nella stragrande maggioranza dai legali degli 11 imputati. Fra loro hanno raccontato le loro testimonianze residenti, tecnici, personale delle forze dell’ordine, guardie forestali, tutti chiamati a ricostruire cosa videro quella tragica sera.

Un evento mai visto in Lunigiana, una tragedia che lasciò dietro di sé due vittime: Claudio Pozzi, 60 anni, annegato nel suo garage, ed Enrica Pavoletti 78 anni, trascinata via con la sua auto dalla piena del fiume Magra. La sera del 25 ottobre il Comune di 11mila abitanti venne colpito da una devastante alluvione: 300 persone furono costrette ad abbandonare le loro abitazioni e la conta dei danni fu mostruosa, si parlava di centinaia di milioni di euro a privati e aziende. Alcuni dei residenti tornarono a casa dopo settimane dalla tempesta d’acqua. A distanza di 12 anni Aulla è pronta a sapere se ci sono eventuali responsabili di quella tragedia.