Montignoso (Massa Carrara), 14 dicembre 2024 – Il progetto da 4 milioni di euro del Genio Civile per sistemare le arginature del Lago di Porta e rivedere il collegamento con alcuni corsi d’acqua non va giù agli ambientalisti che lo contestano, assieme ad altre idee di riduzione del rischio idraulico, in una lettera congiunta firmata da Bruno Giampaoli, per Italia Nostra, Francesco Rossi di Legambiente Massa Montignoso, Riccardo Cecchini di Legambiente Versilia e Nadia Pesetti per Amici della Terra Versilia.
“I progettisti non escludono, anzi ammettono la possibilità che anche dopo gli interventi di progetto, il Versilia in piena possa sormontare gli argini a valle del lago e provocare conseguenti allagamenti del Cinquale o di Forte dei Marmi. Mentre accettiamo la parte che riguarda il rialzo degli argini abbassatisi nel tempo, disapproviamo la logica del progetto che introduce una paratoia allo sbocco del Rio Strettoia che non risolve il rischio di alluvione” scrivono le associazioni riportando i passaggi delle controdeduzioni elaborate dai progettisti.
“Soprattutto – incalzano - non rispondono alla nostra osservazione in relazione al rischio di allagamenti degli abitati a valle, né citano dati essenziali, quali il volume accolto nel lago durante i diversi eventi critici di piena, l’altezza della punta di piena e la sua durata, il funzionamento della soglia nelle fasi di ingresso e di rigurgito, i tempi di rilascio dal lago, i tempi di corrivazione del Rio Strettoia e infine la dimenticanza del Rio Pannosa. Tutti quei dati necessari a giustificare la bontà della soluzione prescelta e ne confermano, con la loro assenza, l’inconsistenza progettuale”.
Le associazioni entrano anche nei dettagli che non tornano, a loro dire, del progetto e attaccano duramente anche su altre fronti, come Frigido, Canalmagro e Calatella: “Col tempo riusciremo a capire, ma nel presente nessuna remora a dire chiaramente al Presidente della Regione che non siamo per nulla soddisfatti del comportamento dei suoi organi tecnici (Genio Civile e Consorzio di bonifica) che hanno insistito e ancora insistono a spendere milioni su progetti assurdi e tecnicamente insostenibili (rialzo argini del Frigido, foce del Canalmagro, idrovora del Poveromo, by pass del Carrione, paratoia (inchiodata) al Calatella a mare, invece di intervenire su aspetti che necessitano di minor spesa e migliori risultati – concludono -: estrazione dei materiali litoidi dal sovralluvionamento del Frigido, cassa di espansione alla Buca degli Sforza per il Canalmagro, eliminazione tombature nel reticolo Ronchi-Poveromo, ravaneti spugna nel bacino del Carrione, e una piccola idrovora dal Calatella a mare al Ricortola”.