Immediata la replica del consiglio di amministrazione di Programma ambiente Apuane ai comitati per la chiusura della ex cava fornace: "Al netto delle speculazioni più o meno fantasiose – commentano – l’unica certezza è che chiunque abbia un interesse concreto, può consultare tutte le informazioni ambientali sulla discarica ex Cava Fornace riportate nella relazione annuale già trasmessa all’autorità competente, che contiene anche le quote altimetriche raggiunte dall’abbancamento. Il problema vero – proseguono dal Cda – è che ci si dimentica troppo spesso che la gestione della discarica deve seguire tutta una serie di regole e criteri dettati dal titolo autorizzativo e dalla stessa normativa comunitaria, nazionale e regionale. Non è possibile inventarsi nulla. Ci sono monitoraggi annuali, trimestrali e mensili con limiti, soglie e valori di riferimento da rispettare".
Per questo Programma Ambiente invita "I soggetti legittimati ad accedere, consultare o acquisire i documenti già a disposizione delle autorità, in particolare la relazione annuale che il gestore è obbligato a produrre e inviare alle autorità competenti, nello specifico la Regione e tutti gli altri enti e soggetti interessati dall’attività della discarica".
Infine dal Cda fanno sapere che: "La normativa vigente e applicabile attribuisce specifiche funzioni amministrative alla Regione e tecniche di controllo ad Arpat. Per questo, consentire l’accesso indiscriminato alla discarica si trasformerebbe per assurdo in un comportamento espressamente vietato dalla legge perché preordinata ad un non consentito accesso generalizzato".