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Marina di Massa, blitz antiprostituzione: "lucciole" sempre più giovani

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IMPEGNO Gli agenti hanno compilato verbali alla luce delle torce

IMPEGNO Gli agenti hanno compilato verbali alla luce delle torce

Marina di Massa, 26 luglio 2017 - QUANDO sali sull’auto della polizia per un servizio antiprostituzione non sai cosa possa succedere. Quando poi ti trovi di fronte a ragazzine che ogni sera vivono sul marciapiedi, il clima cambia. L’altra sera, a Marina di Massa, c’è stato un servizio un po’ particolare, volto al contrasto della prostituzione. Un servizio che ha coinvolto la polizia municipale, la guardia di finanza, la polizia di stato, compresi i rinforzi dei reparti prevenzione crimine. Non era la prima volta, da maggio infatti gli agenti sono impegnati in attività simili e pare che le cose siano cambiate. A partire, come segnalano, dal numero delle ragazze identificate, fino al loro abbigliamento, che è cambiato, rispetto al passato.

La serata comincia tranquillamente, ma allo scoccare delle 22,30, le prime giovani iniziano il «lavoro». E sono giovani, tremendamente giovani. Sulla frequenza della radio della polizia, si alternano le voci degli agenti. La prima identificata è una mora, classe 1988, che non oppone resistenza e consegna subito i suoi documenti. Poi si va avanti, sul litorale un’altra lucciola, bionda, classe 1993 e ancora un’altra del 1995, tutte rumene. «Se sono in possesso di un documento – spiega Vittoria Radice, commissario capo della polizia che lunedì sera ha diretto il servizio – vengono verificate le generalità per vedere se hanno precedenti. Se sono irregolari sono fotosegnalate, denunciate e affidate all’ufficio immigrazione. Se hanno i documenti in regola, facciamo loro un verbale di 500 euro, da pagare entro trenta giorni. La maggior parte delle volte la multa non viene pagata e questo, a lungo andare, può dare origine all’avvio del procedimento di foglio di via».

Tra le ragazze identificate l’altra sera anche una bulgara, un po’ più grande delle altre, sempre sul lungomare, in mezzo alla gente. Quello che le accomuna? In mano hanno tutte un sacchetto o una piccola borsa con dentro sandali bassi o scarpe da ginnastica, che non indossano durante il lavoro, ma per raggiungere il viale. Con gli agenti non sono molto preoccupate, nonostante loro provino a dissuaderle dal fare questo mestiere. Qualcuna però tradisce un po’ di nervosismo, fumando una sigaretta dopo l’altra e toccandosi i lunghi capelli biondi. Un mestiere redditizio, a quanto pare, anche se è difficile conoscere le tariffe. Si parla di sette o otto clienti a sera, anche se lunedì la serata, per molte di loro, è andata a vuoto.

Monica Leoncini