Prove di unione fra cinque Comuni per discarica, economia e salute

Amministratori di Massa, Montignoso, Forte dei Marmi e Seravezza si riuniscono a Pietrasanta per discutere di tutela ambientale e sviluppo territoriale. Obiettivo: collaborazione per il benessere delle comunità.

Prove di unione fra cinque Comuni per discarica,  economia e salute

Prove di unione fra cinque Comuni per discarica, economia e salute

Su invito del sindaco di Pietrasanta Alberto Stefano Giovannetti, e dell’assessore all’ambiente Tatiana Gliori, gli amministratori di Massa, Montignoso, Forte dei Marmi e Seravezza si sono riuniti nella sede municipale distaccata di via Capriglia, per iniziare a intraprendere un percorso condiviso volto alla tutela della salute pubblica, della sicurezza idrogeologica e dei vari settori economici attivi sui territori. All’incontro, oltre ai due amministratori di Pietrasanta, hanno partecipato il primo cittadino di Massa, Francesco Persiani, il sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti e l’assessore all’ambiente Giulio Francesconi, Enrico Ghiselli, delegato all’ambiente per il Comune di Forte, Michele Silicani, assessore ad ambiente, attività produttive ed estrattive e cambiamenti climatici di Seravezza.

"Ringrazio i colleghi sindaci, gli assessori e i consiglieri per aver raccolto la nostra proposta – ha riferito Giovannetti – scaturita dalla necessità di provare a impostare una linea di azione più unitaria possibile su Cava Fornace, per una più ampia rappresentatività nell’interlocuzione con gli organi sovracomunali e un peso maggiore nella definizione del futuro dell’ex discarica. Ma li ringrazio soprattutto perché, durante il nostro incontro, questo obiettivo si è spontaneamente ampliato ad altre situazioni sulle quali le nostre municipalità potrebbero far fronte comune, a pieno beneficio dei territori. Ad esempio l’erosione della costa, l’attività estrattiva e del lapideo, il futuro del settore turistico e la gestione ambientale in generale".

Giovannetti ha poi aggiunto che "sono emerse posizioni anche molto rigide ma il nostro obiettivo non è né l’imposizione, né la sottomissione: dobbiamo cercare, da amministratori responsabili, le soluzioni più utili al benessere delle nostre comunità che oggi, a maggior ragione, non possiamo considerare a compartimenti stagni". Gli amministratori hanno poi espresso la volontà di riaggiornarsi al più presto e fare di questo primo incontro un metodo da seguire nella trattazione delle questioni dai confini più ampi e articolati.