Putamorsi si fa da parte . Cede lo scettro a Leri . Fronte unito sul Consorzio

Il candidato rinuncia al ruolo. I sindaci tornano a farsi sentire più compatti. L’Unione Comuni: "Invertire rotta. Le logiche di partito allontanano le persone".

Putamorsi si fa da parte . Cede  lo scettro a   Leri . Fronte unito sul Consorzio

Cesare Leri in testa al podio nelle ultime elezioni consortili con 863 voti

Alberto Putamorsi fa il passo di lato in favore di Cesare Leri. A darne notizia sono i sindaci della Lunigiana in una nota congiunta in cui si dichiarano pronti a gridare all’oltraggio nel caso non venisse riconosciuta a Leri la presidenza del Consorzio di Bonifica. Semmai ce ne fosse bisogno, dunque, la Lunigiana sta dando prova di saper fare quadrato, compatta in un fronte comune a difesa degli interessi del territorio e della sua comunità. La partita si sta giocando sulle nomine dei papabili candidati alla presidenza del Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Ad inizio ottobre, le elezioni consortili avevano prodotto un risultato a sorpresa con due lunigianesi, Cesare Leri e Alberto Putamorsi, in testa al podio. Rispettivamente con 863 e 837 preferenze, sono stati i candidati più votati di tutto l’ambito che ricomprende ben 64 comuni ricadenti, anche parzialmente, nelle province di Massa Carrara, Lucca, Pisa, Pistoia. Ma quella che avrebbe dovuto essere la naturale conseguenza del voto popolare, ovvero la consacrazione della vittoria della Lunigiana, si è scontrata con le diverse ambizioni della segreteria provinciale PD orientata, invece, su due nomi illustri della costa apuana: da ciò ne consegue il perdurante rinvio nella composizione della nuova assemblea consortile. Ma non senza conseguenze, perché la Lunigiana è letteralmente insorta: a partire dalla reazione del sindaco di Comano Antonio Maffei che ha abbandonato il partito, al disappunto manifestato dai lunigianesi sui social, alla presa di posizione del sindaco di Tresana nonostante il diverso orientamento politico, fino alla levata di scudi unanime dei sindaci lunigianesi. "Quello che sta accadendo – si legge nella nota prodotta dall’Unione dei Comuni al termine della giunta di giovedì sera – si può quasi definire un oltraggio a quei cittadini che hanno espresso la propria preferenza, oltreché una manovra che contribuirebbe ad allontanare la popolazione dalla politica ed anche l’ennesima conferma che a contare sono ancora logiche di partito a discapito del territorio lunigianese". I sindaci dell’Ucml non sono più disposti a rinunciare alla legittima centralità della Lunigiana: "È giunto il momento di invertire la rotta. Per questo – proseguono – messe da parte vicende politiche interne, siamo uniti e coesi nel chiedere a gran voce che il nostro rappresentante riceva finalmente la carica che merita, mettendo fine a questo triste capitolo della politica". E concludono con un giudizio inequivocabile: "Cesare Leri è l’espressione perfetta della sintesi tra politica, capacità amministrativa e conoscenza del territorio".

Michela Carlotti