REDAZIONE MASSA CARRARA

Quando lui chiede aiuto : "Le avevo dato un calcio. Ora so gestire la rabbia"

Un uomo violento si racconta: dopo aver picchiato la moglie, ha chiesto aiuto al progetto Pur. Grazie al percorso di riabilitazione, ha superato la violenza e ora condivide la sua esperienza per aiutare altri uomini.

Quando lui chiede aiuto : "Le avevo dato un calcio. Ora so gestire la rabbia"

Un uomo violento si racconta: dopo aver picchiato la moglie, ha chiesto aiuto al progetto Pur. Grazie al percorso di riabilitazione, ha superato la violenza e ora condivide la sua esperienza per aiutare altri uomini.

Come si sente un uomo violento, uno che ha picchiato la moglie, la compagna, la fidanzata? Alcuni di loro frequentano il Pur, il progetto uomini responsabili guidato da Cataldo Scavuzzo. Uno di loro dopo aver dato un calcio alla moglie ha capito di aver compiuto un gesto insano e ha subito chiesto aiuto: si è reso conto che quella violenza avrebbe potuto diventare una spirale. Ha riconosciuto l’errore e ora vive felicemente con la donna che ha sposato, parla della sua esperienza per aiutare tutti gli uomini che si rivolgono al Pur. "In un momento particolare della mia vita per una questione patologica mi sono reso conto di avere avuto un’escalation di violenza nei confronti di mia moglie – racconta l’uomo –, che è culminata quando le ho dato un calcio. In quel momento mi sono reso conto che quel gesto mi avrebbe fatto male per tutta la vita. La mattina dopo sono andato al centro antiviolenza di Carrara e ho chiesto di essere aiutato per la paura che avevo visto negli occhi di mia moglie, l’unica persona che non avrei voluto vivesse queste emozioni. Il centro mi ha dato il numero del Pur e ho iniziato un lungo percorso lungo, affrontando vari argomenti: famiglia, coppia, essere uomo, ’essere donna, dell’insieme che dobbiamo avere. L’ho terminato da poco e credo di aver risolto il mio problema".

"Mia moglie ha capito la situazione ma mi ha già detto che non dovrà succedere mai più altrimenti, come si dice a Carrara, mi tira una padellata in testa – racconta –. La mia rabbia nei suoi confronti era dovuta ad un’ingiustizia subita sul lavoro. La cosa che mi fa più male è che lei era la persona meno indicata a ricevere la mia rabbia, in quel momento io non vedevo mia moglie ma vedevo un nemico perché in quel momento mi sembrava di non vedere la sua collaborazione. Questo ha scatenato in me una rabbia che non sono riuscito a contenere. Adesso mi piacerebbe tantissimo fare l’operatore del Pur e ho dato tutta la mia disponibilità. Penso che si debba parlare di quello che ho imparato al Pur già a partire dalla scuola. Ho imparato che la rabbia può capitare a tutti e che non si riesce a gestire, ma quello che accade subito dopo, la violenza, invece è sotto il nostro controllo".

Alessandra Poggi