Quattro mesi per una Tac: "Assistenza a rischio per i malati oncologici"

La denuncia della Cisl Pensonati per i tempi di attesa degli esami diagnostici. E la sindaca Arrighi pronta ad affrontare con Asl il problema delle liste d’attesa

Fino a quattro mesi di attesa per una tac, la denuncia della Cisl (foto d'archivio)

Fino a quattro mesi di attesa per una tac, la denuncia della Cisl (foto d'archivio)

Carrara, 19 settembre 2023 – Allarme Tac per i malati oncologici, con liste di attesa che vanno dai quattro mesi per Carrara ai tre per la Lunigiana. La denuncia arriva dalla Cisl pensionati. Tempi lunghi che penalizzano i pazienti fragili, anche da un punto di vista economico, costretti a proseguire la cura oncologica e quindi a verificare se ci sono metastasi o una ripresa della malattia post terapia.

"Alcuni pensionati e malati oncologici si sono rivolti al nostro sindacato per denunciare la grave carenza di Tac di cui soffre l’oncologia di Massa Carrara – scrivono dalla Cisl pensionati –. Pazienti che hanno bisogno di rivalutazioni di malattia e per i quali è fondamentale una valutazione radiodiagnostica rapida per vedere se le cure stanno funzionando, se cambiare terapia o intraprendere nuove strade. I pensionati che si sono rivolti a noi non possono sostenere il costo di Tac a pagamento, soprattutto se il problema è strutturale. Come risulta dagli ultimi dati regionali i numeri di malati oncologici nel nostro territorio sono sensibilmente aumentati. La radiodiagnostica deve andare di pari passo. Servono investimenti, Asl e politica devono interessarsi e farsi garante di soluzioni, se hanno a cuore il futuro della sanità territoriale".

Sottolinea come l’oncologia sia un’eccellenza del territorio da proteggere la Cisl Pensionati. "La situazione non è più tollerabile – prosegue – i nostri anziani e pazienti bisognosi non possono essere lasciati soli e messi nelle condizioni di rinunciare a curarsi o di affrontare una corsa ad ostacoli". Per il sindacato deve essere garantito il diritto alla salute.  "Pretendiamo – aggiunge – un servizio sanitario pubblico e accessibile a tutti, sostenibile ed equo, non siamo disposti ad accettare questa inarrestabile deriva vero la sanità privata, dove chi ha la possibilità economica accede a percorsi di cura e chi invece non può è costretto a rinunciare ad un diritto inalienabile quale quello alla salute. Consapevoli della carenza di personale tecnico sanitario, ridotto allo stremo, che resiste in condizioni difficili, non lasceremo soli i nostri pensionati e le nostre pensionate e metteremo in campo ogni azione necessaria, anche di ulteriore denuncia se necessaria".

E sempre a proposito di liste d’attesa nella sanità la sindaca Serena Arrighi risponde alle sollecitazioni di Luca Ricci, il segretario comunale di Azione, e si dice disponibile ad affrontare la discussione sulle liste d’attesa della Asl ai tavoli istituzionali. "Quello delle liste d’attesa è un problema serio e che tocca da vicino la quotidianità di tutti i cittadini – dice Arrighi –. Gli appelli e le sollecitazioni che ci arrivano da più parti, tra cui non ultimo quello di Azione, meritano tutti una giusta e pronta risposta. Per questo motivo l’impegno dell’amministrazione è quello di portare al più presto il tema sul tavolo della conferenza zonale".