di Irene Carlotta Cicora
"Mi piace la Lunigiana, terra ribelle e di confine. E mi piacciono le storie dove i confini vengono cancellati, nel nome del Fantastico e dell’Avventura. Rigorosamente con le maiuscole".
Oggi alle 16.30 in sala delle Muse a Palazzo Centurione di Aulla nuovo appuntamento con la rassegna a cura di Arci Agogo “Carte di viaggio“. L’ospite è Marco Steiner, storico collaboratore di Hugo Pratt e vincitore del Premio Salgari nel 2016. Presenterà “La nave dei folli. Un diario di bordo“: "Un libro a cui tengo molto perché dentro c’è tutta la fantasia, la libertà fisica, mentale ed editoriale che mi ha insegnato un grande amico con cui ho viaggiato a lungo, Corto Maltese. Lui non c’era su questa nave, ma sorrideva seguendo l’itinerario di Indio, il protagonista, perché lo capiva benissimo – spiega Steiner – Corto apprezza chi inventa rotte nuove e resiste lungo strade meno battute. In questi ultimi anni ho preferito viaggiare senza di lui, non mi è mai piaciuto insistere, arriverà il momento di incontrarlo di nuovo. Arriverà". “La nave dei folli“ nasce da un’esperienza che Steiner ha avuto con Gianni Berengo Gardin all’isola di San Servolo, dove sorgeva un manicomio. "Da lì era nato il libro “Isole di ordinaria follia“ – spiega l’autore – Poi, quando mi trovavo su un’isola in Grecia, durante la pandemia, ho immaginato che qualcuno di questi ’folli’ fuggisse. E ho immaginato il marinaio Indio, origini sudamericane, ricoverato per uno di quei classici motivi per cui un tempo si veniva ricoverati legati al fatto di essere diverso. Spesso curabili con il semplice dialogo". C’è una nave misteriosa, che arriva in una notte con due lune (un’immagine che è un omaggio ad alcune vignette di Pratt). "Altro omaggio è poi questo folle desiderio di libertà e di spaziare con l’immaginazione – conclude – In tutto ciò, Corto Maltese è stato come uno spirito guida. Come i marinai, anche noi non viaggiamo sempre e per forza insieme. Lui è un ’apritore di porte’, verso un’immersione nella fantasia e nel Fantasticoi".