ROBERTO OLIGERI
Cronaca

"Quelle reti sono inutili per contenere la Psa"

La Confederazione Italiana Agricoltori critica le misure di contenimento per la Psa. Dura la presa di posizionea fronte della...

Il delegato dell’Atc Massa-Carrara Fabio Boeri si unisce alle critiche sulla gestione dell’emergenza per la peste suina

Il delegato dell’Atc Massa-Carrara Fabio Boeri si unisce alle critiche sulla gestione dell’emergenza per la peste suina

La Confederazione Italiana Agricoltori critica le misure di contenimento per la Psa. Dura la presa di posizionea fronte della drammatica situazione creata dalla peste suina africana sul territorio lunigianese da parte die vertici regionali e provinciali della Confederazione Italiana Agricoltori riuniti per analizzare la grave problematica. "E’ a rischio l’agricoltura della Lunigiana e di Pontremoli – affermano il presidente della Cia Toscana Nord Luca Simoncini, il presidente regionale Valentino Berni e il delegato dell’ATC Massa-Carrara Fabio Boeri – e le reti di contenimento sono assolutamente inadeguate per frenare la diffusione della malattia".

I tre referenti infatti, hanno effettuato un sopralluogo alle reti posizionate ai varchi autostradali per impedire il passaggio dei cinghiali da una zona all’altra. "Non siamo assolutamente soddisfatti di come viene gestita la peste suina in Lunigiana ed a Pontremoli – dice Simoncini – e chiediamo piuttosto un maggiore depopolamento dei cinghiali: per noi è importante essere sul territorio, poiché questo ci fa capire se i provvedimenti adottati siano o meno efficaci e di conseguenza portare avanti le giuste battaglie a difesa e tutela delle nostre aziende. Perché sono quest’ultime, gli agricoltori in primis, le vere vittime di questa situazione".

"Le reti che proteggono le autostrade, già di per sé sono una barriera naturale allo spostamento degli ungulati – sostiene Fabio Boeri –, ma abbiamo ampiamente dimostrato non essere comunque sufficienti a contenere i selvatici. C’è piuttosto bisogno di ridurre la popolazione dei cinghiali, sono loro il vero vettore della peste suina che si sta diffondendo velocemente nella provincia di Massa-Carrara". Scettico il presidente regionale della Cia Valentino Berni è ugualmente scettico: "Non è possibile mettere barriere serie per arginare la diffusione della Psa. Fino a quando non andremo ad attaccare la malattia là dove è presente, questa continuerà ad invadere nuovi territori. Come possiamo quindi essere contenti dei risultati ottenuti con questi provvedimenti? E’ necessario procedere con azioni concrete contro la peste suina africana:il rischio è quello di vederla diffondersi su tutto il territorio della Toscana. Per noi è fondamentale mantenere questa forte attenzione sulla problematica e la soluzione non può essere una rete che ha già dimostrato di non ottenere i risultati di cui abbiamo bisogno".

"Continueremo la nostra battaglia – sottolinea Simoncini – per azioni concrete e fattive contro la Psa. Sono queste la soluzione che riteniamo fondamentale per salvaguardare l’agricoltura e il territorio rurale della Lunigiana."

Roberto Oligeri