Massa, 13 ottobre 2024 – Oltre 3000 firme raccolte e un incontro partecipato a ’Microfono libero’, l’iniziativa promossa dal Comitato Ugo Pisa, da parte di tanti cittadini tra preoccupazioni ambientali e viabilità problematica. La comunità di Camponelli non si arrende, decine di residenti erano presenti ieri al Parco degli Ulivi, tramutatosi, per un pomeriggio, in un teatro di confronto, che ha visto gli abitanti del quartiere alzare la voce per difendere uno degli ultimi polmoni verdi del quartiere, nel tentativo di fermare la costruzione della nuova questura proprio su quell’area. I partecipanti hanno espresso chiaramente la loro volontà: spingere l’amministrazione comunale (e anche la Prefettura e il Ministero dell’Iterno) a riconsiderare il progetto e a salvaguardare il parco. Presenti anche alcuni esponenti politici dell’opposizione. Ricordiamo che l’ipotesi della nuova questura al parco è stata criticata da tutta l’opposizione, Fdi compresa.
Ivo Zaccagna di Massa è un’altra cosa, affiancato dagli altri consiglieri Dina Dell’Ertole (Massa è un’altra cosa) e Daniele Tarantino (Pd), ha sottolineato la necessità di proteggere il territorio e di preservare gli spazi verdi per la comunità. “Non siamo contrari alla costruzione di una nuova questura, ma è necessario scegliere un’area più adatta”, ha dichiarato Zaccagna, ribadendo i rischi ambientali e idrogeologici legati alla cementificazione del parco.
Anche Giuditta Sborgi, del Comitato Ugo Pisa, ha evidenziato il pericolo della scomparsa di un’importante area verde di 2600 metri quadrati, destinata a lasciare spazio a un edificio alto sei piani con due livelli sotterranei. “Cementificare questo parco – ha detto – significa privare la città di un patrimonio naturale e aggravare ulteriormente la viabilità già problematica della zona”. Sborgi ha ricordato i sacrifici fatti in nome di altri progetti cittadini, come quelli che hanno colpito il Parco Ugo Pisa e il Parco del Magliano.
Nicola Cavazzuti (Rifondazione Comunista) ha poi spostato l’attenzione sul tema della viabilità, evidenziando le difficoltà già presenti nel quartiere: traffico caotico, parcheggi inesistenti e scarsa sicurezza stradale. “La costruzione della questura e le modifiche alla viabilità di via Benedetto Croce non faranno altro che peggiorare una situazione già critica”.
A rendere l’incontro ancor più suggestivo è stata la presenza dell’attrice Alessandra Berti, che ha emozionato il pubblico con alcune letture, dando un tocco artistico a un pomeriggio di riflessione e lotta. Le sue parole hanno offerto una pausa di contemplazione in un incontro che, tra preoccupazioni ambientali e appelli alla partecipazione, ha rafforzato il senso di comunità. L’incontro si è chiuso con la consapevolezza di aver ottenuto una vittoria parziale: oltre 3.000 firme raccolte contro la costruzione della questura al Parco degli Ulivi dimostrano che i cittadini sono pronti a difendere il giardino e a farsi ascoltare.
Insomma, la battaglia non è finita. “La speranza – dicono le associazioni presenti tra cui Legambiente – è che l’amministrazione ascolti la voce di chi vive e ama questo quartiere, rivedendo un progetto che, se realizzato, rischia di cancellare per sempre un’area preziosa per la città”.