"La posta non arriva da mesi tra consegne dilazionate senza limiti di tempo, bollette disperse e raccomandate per le quali non si perde tempo a suonare il campanello al destinatario". E’ una lettera lunga quella che ha inviato una nostra lettrice carrarese, Vittoria Crudeli, per raccontare le difficoltà legate ai disservizi di Poste. "A lasciare solo un avviso anziché la raccomandata si fa sicuramente prima, ma si incrementano il danno e il disagio per il cittadino che, anche se si trova in casa quando passa il postino, è alla fine costretto a recarsi in un ufficio postale, aperto a discrezione di Poste, e quattro o cinque giorni dopo l’avviso in cassetta – scrive la lettrice –. Una raccomandata riguarda comunicazioni ufficiali legate a una scadenza precisa che in questo modo viene disattesa. Io stessa ho perduto l’opportunità di effettuare uno screening medico visto che l’invito inviato dall’Asl ad agosto non mi è mai stato recapitato. Meno male che ho la domiciliazione bancaria delle bollette altrimenti rischierei tutti i mesi di restare senza luce, gas o telefono. Basti pensare che sono stata un mese in attesa della consegna di un libretto d’assegni spedito da Bologna dalla mia banca per raccomandata e, dopo che è stato in ostaggio un mese all’ufficio di Massa, mi hanno consegnato il foglietto per andarlo a ritirare a un ufficio postale che fa servizio solo la mattina e, in questo periodo, è pure chiuso il lunedì. Io vivo a Fontia, una frazione che già di suo è dimenticata da molti, ma questo genere di problemi sono propri di tutto il territorio, anche dei miei familiari che stanno ad Avenza – prosegue Crudeli -. Non parliamo poi della situazione degli uffici postali, penso per esempio a quello di Carrara dove si è costretti ad aspettare il proprio turno a lungo in mezzo alla strada".