Ci siamo: stamani i ragazzi dei licei statali lunigianesi affronteranno il lancio della radiosonda, per la seconda volta. Le operazioni cominceranno verso le nove, il lancio vero e proprio è previsto per le undici. Il primo lancio, lo ricordiamo, è stato portato avanti al Belvedere di Aulla, a pochi passi dal liceo classico, la sonda lanciata ha sfiorato i 35 chilometri, raggiungendo un’altitudine massima di 34.726 metri, circa 1500 metri in più rispetto all’anno scorso. Il secondo lancio sarà molto più complicato perché produrrà immagini ad alta definizione della stratosfera, il peso dell’apparecchiatura da sollevare sarà elevato, cerca un chilo e mezzo di carico utile, i ragazzi saranno costretti a utilizzare un pallone di dimensioni doppie che pesa due chili.
Sarà fondamentale il recupero per il valore dell’attrezzatura. Quaranta i ragazzi coinvolti, il gruppo LuniSpace, a cui si aggiungono anche gli studenti del gruppo teatrale, per un unico progetto intitolato ‘La fragilità dell’ecosistema, metafora della nostra fragilità’. Il docente di riferimento è Stefano Gaffi, per il teatro c’è invece Annalisa Arrighi. Quest’anno il piano è stato ambizioso, con tre lanci. Il progetto, lo ricordiamo, è stato cofinanziato dalla Fondazione Carispezia, nell’ambito del Bando aperto 2023 Settore formazione, con il patrocinio de ‘La radio nelle scuole 4.0’, l’utile supporto degli Astrofili spezzini, di Wi-fi Communication, Meteo apuane e del radioamatore Filippo Cassone. Terzo lancio notturno, in calendario il 10 maggio, per vedere la nostra terra in alta definizione, tutta illuminata. Il Da Vinci è scuola capofila per l’Italia all’interno de ‘La radio nelle scuole’, tra gli obiettivi farsi conoscere, coinvolgere gli studenti dei cinque indirizzi e portare avanti qualcosa di trasversale, tra le molte materie di studio.
Monica Leoncini