REDAZIONE MASSA CARRARA

Collezione al veleno: nel casale ragni e scorpioni giganti

Blitz dei carabinieri forestali. Gli insetti erano detenuti illegalmente

Scorpione

Fivizzano, 29 novembre 2017  - Quando i carabinieri forestali sono entrati in quella abitazione si sono trovati di fronte ad una realtà veramente fuori del comune, dov’era necessario avere i nervi ben saldi. Gli uomini delle stazioni di Fivizzano e di Massa, coadiuvati dai militari del nucleo speciale del Cites di Firenze, (Comando unità per la tutela forestale, ambientale ed agroalimentare) a seguito dell’attività investigativa svolta dal maresciallo Matteo Brovelli (comandante della stazione di Fivizzano) hanno perquisito un’abitazione e alcuni box annessi nella zona di Bagnone. In particolare in una stanza del casale di campagna all’interno di numerose teche in vetro, gli inquirenti hanno trovato decine di giganteschi ragni e scorpioni.

Gli aracnidi, di proprietà di un giovane della zona che lavora in proprio e vive nell’abitazione con alcuni familiari, risulterebbero provenire da diverse località esotiche: India, Ammazzonia ed altre zone del Sud America. Si tratta di scorpioni e ragni più grandi della mano di un uomo lunghi anche 20-30 centimetri, dal morso letale: da quanto emerso, venivano nutriti con insetti tipo scarafaggi e blatte che, in parte, lo stesso proprietario allevava. Oltre a questi esemplari vivi, nella stessa sala erano esposti numerosi altri imbalsamati. Nel corso della perquisizione la polizia giudiziaria ha anche trovato un cinghiale chiuso all’interno di un recinto con annessa una baracca dove ripararsi, oltre ad alcune munizioni risultate non regolarmente denunciate. A quanto pare, il proprietario, appassionato di aracnidi esotici, li deteneva ed allevava con particolare cura ed ordine alla stregua di chi per passione e diletto alleva coppie di simpatici ed inoffensivi canarini.

Ma gli inquirenti, raccolta ed esaminata la documentazione presente, hanno sequestrato tutti gli scorpioni e ragni vivi di cui è vietata la detenzione in quanto potenzialmente pericolosi per l’incolumità delle persone. Per quanto riguarda invece gli aracnidi imbalsamati, i forestali svolgeranno ulteriori accertamenti per verificare il rispetto delle norme vigenti in applicazione della «Convenzione del commercio internazionale delle specie minacciate d’estinzione».

E' risultata irregolare anche la custodia del cinghiale, trattandosi di una specie soggetta alle norme che tutelano la fauna selvatica: l’ungulato è stato sequestrato e trasferito in un’apposita gabbia all’interno di un centro che si prende cura degli animali selvatici. Ragni e scorpioni vivi, saranno portati in struttura zoologica toscana, dotata di appositi terrari in cui potranno essere ospitati indipendentemente dalle condizioni metereologiche e con personale specializzato per seguirli ed alimentarli in maniera adeguata. Il proprietario della particolare «collezione», è stato denunciato per possesso e detenzione di animali pericolosi e per detenzione illegale di munizioni.

Roberto Oligeri